Forlì, 21 maggio 2023 – "Era doveroso essere qui, in un luogo particolarmente colpito". Il vescovo Livio Corazza ha esordito così nell'omelia della messa nel quartiere Romiti. Ore 8.30 della prima domenica dopo l'alluvione: la celebrazione è nel teatro parrocchiale. La chiesa, solo pochi metri più in là, è chiusa, con i segni del fango sulla porta di legno.
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Mentre i ragazzi spalano il fango sulle note di Romagna Mia (video), il vescovo sottolinea la necessità di "preghiere e gesti concreti". "Avremo modo di riflettere sui nostri stili di vita", dice con un cenno ai temi del cambiamento climatico, per tornare poi a insistere sugli aiuti. "Una signora mi ha scritto su Whatsapp: dove sei, Signore? Poi mi ha mandato una foto di ragazzi sporchi di fango, con le pale, e mi ha scritto: in loro. Perché Dio si fa rappresentare da coloro che amano". Importante anche una sottolineatura: "Nessuno approfitti delle difficoltà per speculare". Ha raccontato anche che dieci giovani di religione islamica, coordinati dall'imam, sono stati in via Lunga a pulire il seminario e il comitato per la Lotta contro la fame nel mondo.
Al termine della celebrazione ha preso la parola il sindaco Gian Luca Zattini, con la giacca della Protezione civile. "È importante il senso di comunità", e subito dopo la voce si è incrinata a un passo dalle lacrime. "Mi sento di chiedere scusa, perché l'organizzazione in questi momenti non può essere perfetta".
"Abbiamo perso la migliore agricoltura d'Europa – conclude -. Diamoci la mano l'un l'altro. Vedo gli scout, gli universitari che danno una mano a pulire. Aggrappiamoci a questo".