GIANCARLO AULIZIO
Cronaca

Alluvione Modigliana, Riccardo Ceroni strega il web a 84 anni: due milioni di cuori per lui

In un video Riccardo Ceroni ringrazia i suoi ‘burdel de paciug’. “Uno dei giorni più belli della vita”. Il filmato diventa virale e commuove l’Italia

Modigliana (Forlì-Cesena), 24 settembre 2024 – Modigliana, paese martoriato dalle frane (quasi 7mila dopo la prima alluvione del maggio 2023) è di nuovo nel guinness dei primati. Questa volta ad accendere i riflettori sul paese, oltre alle impressionanti immagini dall’alto che mostrano la piena del Marzeno travolgere la zona artigianale, c’è anche un commovente video che sta facendo il giro dei social, tanto da aver già raggiunto in pochissimo tempo 2 milioni di riproduzioni.

Riccardo Ceroni, 84 anni, noto a tutti in paese come ‘Scherpa’ abbraccia nel video diventato virale i 'burdel de paciug' che lo hanno aiutato
Riccardo Ceroni, 84 anni, noto a tutti in paese come ‘Scherpa’ abbraccia nel video diventato virale i 'burdel de paciug' che lo hanno aiutato

Il filmato – realizzato da Andrea Nonni (@dedepillo su Instagram), creator digitale per la piattaforma ‘The pillow’– ritrae un uomo di 84 anni, Riccardo Ceroni, noto a tutti in paese come ‘Scherpa’ (da ragazzino, si presentò a scuola con un paio di scarpe da montagna più grandi del necessario). Nel video ’Scherpa’ ringrazia, con fervore e intensa commozione, i suoi ‘burdel de paciug’ per averlo aiutato a liberare in gran parte l’orto e il garage, destinato a officina, dall’enorme quantità di fango accumulatosi nei giorni scorsi. I giovani, una ventina, sono visibilmente colpiti da tanto affetto: lo ascoltano sorridendo e commuovendosi, poi applaudono e ricambiano il suo abbraccio per le belle e illuminanti parole sul senso della vita, espresse con tanto calore.

“Questa non è retorica e mi levo il cappello davanti a voi”, dice Ceroni, ricordando di aver pregato il defunto padre affinché anche stavolta gli desse una mano. E, guardando negli occhi i suoi’ angeli del fango’, spiega di essersi ritrovato con una “foresta di mani” ad aiutarlo. In quel momento tutti alzano le braccia al cielo mimando il gesto di grande solidarietà che li ha uniti. “È stato uno dei momenti più belli della mia vecchia esistenza”, continua Ceroni che invoca a gran voce l’importanza del tanto “amore” ricevuto, così tanto che ritiene di poter morire felice in quel preciso istante. A ogni ragazzo l’artigiano ha regalato un pezzo di legno da lui lavorato. Tantissimi i commenti, commossi, sui social.

“Ho solo detto ciò che penso – dice Ceroni – Amo il mio paese in modo sconfinato perché è la mia culla”. E mostra la sua abitazione stracolma di 2.300 manufatti da lui realizzati in legno, centinaia di libri e svariate collezioni. In pensione da 30 anni. Ceroni ha viaggiato su una barca in solitaria per molti anni. spesso circumnavigando la Sicilia, poi l’ha regalata a chi ne aveva bisogno. Ha lavorato in Francia, Svizzera e Germania e nella fornace di Bubano di Mordano, nel Bolognese. Infine racconta: “Non mi sono mai sposato, perché sono un uomo libero e non voglio condizionare la vita degli altri. Non prendo medicine e sto attento al mangiare, perché mi voglio bene. E voglio bene agli altri”.