Alluvione a Forlì, il Montone allaga tutto: tre morti, almeno sei frane, salvataggi e scuole chiuse

Il fiume ha rotto un altro argine a Villafranca. Un anziano annegato al piano terra di casa, come gli altri due, dichiarati dispersi ieri sera. Evacuazione, interviene anche l’esercito. Nuovi allarmi per piene. Paura per Villa Serena

Forlì, 17 maggio 2023 – La tormenta pluviale temuta s’è concretizzata. Scenari apocalittici in tutto il Forlivese, mentre in serata arriva un nuovo allarme a Villafranca, frazione della periferia nord della città. La furia del fiume Montone ha rotto un altro argine. I mezzi di soccorso stanno faticando a raggiungere la zona, dove l'acqua fluisce copiosa. Anche le vicine frazioni di Roncadello e Branzolino fanno infatti i conti con gli allagamenti.

Così Villafranca si aggiunge ai punti di criticità già noti: la frazione di San Tomè e quartieri Romiti e Cava dove le vittime sono tre: se ne sono aggiunte due – un uomo e una donna – oltre a quella comunicata ieri sera. Dichiarate disperse già ieri sera, sono annegate nella loro abitazione in via Padulli nel quartiere Cava di Forlì, lungo la strada che porta a uno degli accessi della tangenziale di Forlì, che infatti è chiusa da ore. Il sindaco ha già annunciato la chiusura delle scuole a Forlì per tutta la settimana.

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Gli ultimi salvataggi

La Guardia di Finanza ha tratto in salvo un'anziana signora isolata da due giorni a causa di una frana in località Dovadola e una famiglia in località Sarsina. Salvata dai sommozzatori del Reparto Operativo Aeronavale di Rimini (R.O.A.N.) un'intera famiglia a Forlì.

Le strade inagibili a Meldola

Il Comune di Meldola ha comunicato l'elenco delle strade inagibili: via Trieste (tratto adiacente campo sportivo), sottopasso di via San Giovanni sotto la Bidentina, strada Gualdo-Ribatta, strada vicinale Vitignano-Para (tratto terminale), strada Balbate, strada San Colombano-Castelnuovo, strada Ca’ Deserto, strada Valdinoce Montecavallo, strada Vernacchia Montevescovo, strada Bagnolo, strada Palareto Teodorano (tratto in prossimità di Teodorano), strada provinciale 48 di Teodorano, strada Teodorano Centro, strada San Colombano Dogheria (nel tratto tra la Valle del Vento e Strada San Lorenzo Fiordinano). Per segnalazioni e urgenze nel territorio di Meldola occorre telefonare al numero 366.2370794.  

L'acqua esondata dal fiume Montone è arrivata a inondare non solo il quartiere Romiti ma anche la Cava, che si trova più a ovest. Sul posto, i sommozzatori dei carabinieri stanno portando in salvo altre persone dalle case vicine: alcune si trovavano sui balconi, con i piani terra ormai completamente allagati. Al momento non sono state rese note le generalità delle vittime. Un residente del quartiere racconta di essersi salvato, poco lontano, aggrappandosi al palo che mostra i prezzi della benzina di un distributore, a pochi metri dal luogo in cui i due forlivesi hanno perso la vita.

Aggiornamento: Diretta del maltempo in Emilia Romagna 17 maggio

Alle 22 di ieri, la notizia della prima vittima: un uomo è morto annegato al piano terra della propria abitazione, in via Firenze 45, all’estremità sud del quartiere Romiti, il più colpito dalla furia del maltempo e del Montone.

Scuole chiuse tutta la settimana

Il sindaco: "Abbiamo deciso di chiudere le scuole per tutta la settimana, perché accanto ai disagi e agli allagamenti abbiamo bisogno di verificare la sicurezza, di verificare che tutto sia compatibile con il rientro dei nostri ragazzi".

FOCUS / Scuole chiuse in Emilia Romagna il 18: ecco dove

Il punto delle frane, Premilcuore isolato

Lungo la strada statale 67 lungo la vallata del fiume Montone si contano almeno sei frane: tre nel territorio comunale di Portico, due a Dovadola e una a Rocca San Casciano. Oltre a questo, a Rocca c'è anche uno stop a causa della caduta di alberi al chilometro 163,8 della strada. Il paese di Premilcuore, nella vallata del Rabbi, è praticamente isolato a causa di numerose frane: è chiusa la strada provinciale numero 3, quella che collega il paese appenninico a Predappio. E' stato chiuso il passo delle Forche, che porta a Galeata. Un'altra frana in movimento è segnalata in località Cantina-Castelluna. Praticamente ovunque ci sono problemi con le linee telefoniche fisse e mobili, nonché con le connessioni internet.

Nuovi allarmi per piene: Bidente e Ronco

Torna a salire la preoccupazione per la furia del maltempo. Il problema è il fiume Bidente: è necessaria una nuova apertura della diga di Ridracoli, acque che si dovranno riversare verso valle. Per questo motivo si sta consigliando ai residenti di Cusercoli, borgo nel territorio comunale di Civitella, di abbandonare il paese. Preoccupazione per Meldola, dove già martedì ci sono stati sfollati. Lungo il corso del Ronco, martedì sera è stata evacuata Borgo Sisa.

La raccolta fondi

Come i nostri giornali, anche il Comune di Forlì ha creato una raccolta fondi a sostegno delle famiglie e delle realtà più colpite dall'emergenza alluvione che ha coinvolto la città in questi giorni. "Si tratta dell'unica raccolta fondi ufficiale del Comune, pensata per portare un supporto concreto, diretto, rapido e trasparente a chi, in questo momento, ne ha più bisogno. È possibile donare tramite bonifico bancario al Comune di Forlì all'IBAN IT 48 Q 06270 13201 CC0230308064, specificando la causale 'Donazione emergenza alluvione'", fa sapere l'amministrazione comunale.

La prima vittima: sopraffatto dall’acqua

L’uomo era rimasto solo al piano terra, mentre la moglie e un'altra familiare erano saliti al piano di sopra. L'epicentro della tragedia è in via Firenze 45. Il quartiere costeggia il fiume Montone in piena, completamente allagato. Probabilmente l'uomo voleva mettere in salvo qualche oggetto. Finché però l'acqua non lo ha sopraffatto. I suoi cari non lo hanno più visto arrivare ed è stato vano chiamarlo. La moglie ha chiamato poi aiuto disperatamente dal balcone.

Sul posto, con un gommone, sono arrivati i carabinieri. Purtroppo l'acqua arrivava già all'altezza del petto. Hanno tratto in salvo le due donne sul gommone, visibilmente sotto choc. Il cadavere dell'uomo (un anziano, secondo la Prefettura che ne ha confermato il decesso; non sono state ancora diffuse le generalità) è stato poi ritrovato poco prima di mezzanotte, dopo ore di ricerche.

Sfollati

Centocinquanta persone hanno passato la notte al palazzo Sme, alla Fiera di via Punta di Ferro. Il punto di accoglienza dedicato agli sfollati è pressoché esaurito e se ne stanno allestendo altri: 50 sono in arrivo al centro sociale di via Angeloni (65 quelli disponibili). Anche al Ginnasio Sportivo di viale della Libertà saranno disposte brandine per passare la prossima notte (sono 500 i letti fatti pervenire). Al Villa Romiti, nel cuore del quartiere più colpito, è stata fatta prima accoglienza. Pesante il bilancio anche per la viabilità: chiuse A14 e tangenziale. Il Montone ha rotto l'argine in via Lughese all'altezza di San Tomè. Il quartiere Romiti è completamente allagato e isolato: acqua su viale Bologna, interrotto il ponte di Schiavonia.

Uomo disperso trovato vivo

Un uomo, dato per disperso, è stato ritrovato nella zona dei Quattro Laghi, tra Ronco e Forlimpopoli: è riuscito a salvarsi su un albero. È stato poi tratto in salvo dopo ore: in quel caso è stata la piena del Ronco a minacciarlo. In via Isonzo una giovane ha rischiato di essere trascinata via dalla furia del Montone: a salvarla, sono stati alcuni giovani che sono riusciti a creare un rudimentale salvagente con una camera d'aria e l'hanno raggiunta legati a una corda. Una famiglia con una bambina è stata tratta in salvo con l'aeromobile con visore notturno della brigata aeromobile Friuli di stanza a Rimini: erano le 4 del mattino.

Chi chiamare: i numeri utili

Il Comune di Forlì ha attivato e reso noto alcuni numeri per l'emergenza. Per informazioni utili sul maltempo: 0543.712444 e 0543.712445. Per informazioni su strade e viabilità: 0543.712000 Per segnalazioni su allagamenti in strade, buche e ostruzioni tombini: 800.005464. Per chi volesse rendersi utile e dare la propria disponibilità: 0543.712301 o via email: emergenzavolontari@comune.forli.fc.it

Tutto allagato nel Forlivese

La cronaca è fitta di episodi a catena. Tutto allagato. Strade, case, campi. Centinaia di volontari impegnati dall’alba di ieri a mettere in sicurezza le persone. In serata è stato addirittura l’esercito, col personale di stanza alla caserma ‘De Gennaro’ a intervenire per le operazioni di evacuazione, nell’epicentro del disastro: il quartiere Romiti.

Perché è il fiume Montone quello che gonfia d’acqua la sua pancia, all’inverosimile. Secondo le prime stime, una piena mai vista.

Gli argini hanno retto: semplicemente, c’è troppa acqua e questa è passata sopra ogni possibile protezione.

Nella notte emergenza a Villa Serena

Nella notte un’altra massima emergenza: Villa Serena – che costeggia il parco urbano sommerso – è stata colpita da un blackout. Era urgentissimo ridare luce elettrica alla struttura sanitaria di viale Salinatore. Già alle 19.30 il parcheggio era una piscina.

Il passaggio della piena scandisce disastri lungo tutto il percorso. Alle 17 pare chiaro che la piena arriverà: viene chiuso il ponte di Schiavonia. A monte, alle 18.20 il Rabbi esonda a Fiumana di Predappio. La piena si congiunge al Montone appena a nord dell’ospedale di Vecchiazzano. Alle 19 Ca’ Ossi è senza luce. Si predispongono le prime evacuazioni ai Romiti.

L’Electrolux, a Villanova, è chiusa da ieri e lo sarà anche oggi (così come scuole, impianti sportivi, centri diurni e musei in tutta Forlì e nei comuni del comprensorio).

Dalla parte opposta della città, è sommerso il Ronco Lido, oltre alla ‘Grotta’, tra il quartiere Ronco e Carpena. In poche ora sono caduti circa 100 millimetri d’acqua. I terreni sono falde lagunari.

Nella prima parte del pomeriggio le preoccupazioni arrivano da est (Forlimpopoli, Panighina di Bertinoro, Meldola, con varie evacuazioni e blackout, allagata anche la via Emilia) .

La Cervese era chiusa fin dal mattino, per timore di esondazione del Bevano: traffico deviato su via Erbosa. Un brivido è corso alle 17, quando una chiamata avvertiva di un albero caduto in via Medaglie d’Oro. "Ha centrato una macchina in sosta. Potrebbe esserci qualcuno dentro". Per fortuna in quell’auto, distrutta dalla pianta caduta, era vuota.

Ma col passare delle ore sono i quartieri a ovest che piombano nel dramma. Acqua sull’asfalto lungo la bretella tra Vecchiazzano e Castrocaro.

Alle 20.30 circa, inizia l’evacuazione dei Romiti: l’acqua ha esondato. Al palasport è tutto pronto per accogliere i primi sfollati. Le case restano al buio. Bisogna fare presto: arriva il sindaco Gian Luca Zattini. Con lui c’è l’esercito: i militari di stanza alla caserma ‘De Gennaro’ di viale Roma hanno il compito di aiutare la gente accelerando la messa in sicurezza. La destinazione, per molti, è il palasport Villa Romiti, in via Sapinia.

Un altro punto di riferimento per gli sfollati è il palazzo Sme, adiacente ai padiglioni della Fiera, in via Punta di Ferro (già ieri mattina era stato chiuso il PalaGalassi, obbligando al rinvio la partita Forlì-Chiusi di basket: ci si riprova stasera meteo permettendo).

Intanto va sott’acqua via Isonzo, che corre parallela al fiume, un poco più a nord di Schiavonia, così come il quartiere San Benedetto oltre la ferrovia, lungo via Gorizia. Anche corso Garibaldi comincia a somigliare a un affluente. L’acqua arriva rapidamente in via Lunga: è allagato anche il seminario diocesano. Luce e telefoni, quando va bene, vanno a singhiozzo. Muti per buona parte della giornata sull’Appennino, da Modigliana a quasi tutta la valle del Montone.

Fermi i treni lungo la tratta Bologna-Forlì. In stazione diverse persone sono rimaste bloccate senza "neanche l’ausilio di una navetta".

Intanto, anche il Ronco dà problemi: viene evacuata anche Borgo Sisa, al confine con Ravenna.

In serata è stato necessario portare alcune persone in elicottero da via della Croce, a Forlimpopoli: tracimate anche le vasche dell’ex Sfir.