VALENTINA PAIANO
Cronaca

Ambulanze estive ad alta tensione. Cgil tuona: "Ausl non trasparente"

Mancanza di infermieri: per l’estate autisti volontari sui mezzi del 118. Il sindacato: "Sarà sempre così?"

Prosegue la polemica sulla riorganizzazione del servizio ambulanze da parte dell’Ausl Romagna: per tutta l’estate ogni capoluogo romagnolo dovrà fare i conti con la riduzione di un mezzo dotato di infermiere a bordo, che verrà sostituito con equipaggi composti da autisti soccorritori. Si tratterà, di fatto, di esponenti legati a organizzazioni di volontariato (come la stessa Croce Rossa o la Misericordia), comunque formati, che verranno inviati su incidenti o malori giudicati non gravi.

La Cgil Funzione Pubblica, in seguito a un incontro con i vertici dell’Azienda sanitaria, torna sull’argomento ed esprime una netta contrarietà alla decisione presa dalla direzione: "La nostra posizione — scrive la sigla in una nota — è motivata dalla scarsa trasparenza del progetto e dall’inconsistenza degli elementi che l’Ausl pone alla base del percorso: i documenti forniti risultano non sufficienti per una corretta analisi".

La misura, temporanea, sarebbe necessaria a fare fronte alle difficoltà di reclutamento del personale: "Ricordiamo che attualmente, in Azienda ci sono oltre 170 infermieri in graduatoria per assunzioni a tempo indeterminato. Pur riconoscendo una generale difficoltà nel trovare operatori sanitari a causa della scarsa attrattività della professione, la situazione è frutto di precise scelte politiche che non garantiscono condizioni di lavoro dignitose né contratti adeguati all’inflazione corrente".

La Cgil rincara la dose della polemica: "Gli infermieri ci sarebbero, a meno che la proposta di assunzione dell’Ausl non sia valida solo per il periodo estivo. Un’offerta che nessuno accetterebbe. Sorge quindi una domanda legittima: si tratta davvero di una criticità oggettiva o della precisa volontà di ridurre progressivamente la presenza infermieristica a bordo delle ambulanze?".

La richiesta del sindacato è chiara: "Sollecitiamo nuovamente l’Ausl ad avviare un percorso di confronto coinvolgendo le parti sociali e su scelte condivise. Allo stesso tempo, richiamiamo l’attenzione delle istituzioni affinché si giunga al riconoscimento giuridico della figura dell’autista soccorritore. Questo — conclude la nota — aiuterebbe a garantire competenza e responsabilità".