
Dopo la pioggia di venerdì, che ha evidenziato la debolezza del sistema fognario della città nei quartieri colpiti dall’alluvione del 16 maggio, è partita una richiesta da parte del Comitato Unitario Vittime del Fango, indirizzata a tutti gli enti competenti della cura del territorio, dal sindaco Gian Luca Zattini fino al commissario straordinario, generale Figliuolo, passando per il presidente della Provincia, Enzo Lattuca e quello della Regione, Stefano Bonaccini. "A distanza di 4 mesi dagli eventi alluvionali – si legge nella richiesta firmata dalla presidente del comitato, Alessandra Bucchi –, abbiamo assistito venerdì a un episodio piovoso, neppure particolarmente intenso, che ha portato in evidenza tutto ciò che in questi mesi non è stato fatto, seppur più volte segnalato da più parti. Il sistema fognario non è riuscito ad incanalare l’acqua piovana, che inevitabilmente ha trovato altre strade, insinuandosi in cortili, case, scantinati, già coinvolti dall’alluvione di maggio".
Si sottolinea come tutta la rete idraulica non abbia funzionato e come i cittadini alluvionati si sentano abbandonati "da un sistema che non pare cogliere i loro bisogni e urgenze". Da qui la richiesta "di intervenire con somma urgenza, per quanto di competenza, prima che l’autunno presenti il suo conto e complichi ulteriormente una situazione estremamente complessa per tanti, nella pulizia dei fiumi, dei fossi che ancora oggi risultano ingombri di detriti, nella pulizia dell’impianto fognario intervenendo dove ci siano ostruzioni e rotture, rimuovendo il fango di maggio, onde evitare che rientri nelle abitazioni". Il Comitato attende anche di essere messo a conoscenza, come richiesto varie volte, "di quali siano stati gli interventi effettuati sulla rete fognaria e sulla rete idraulica, quali interventi sono stati programmati e con quali tempistiche".
All’attacco diretto del sindaco e della sua giunta vanno invece i Verdi e il gruppo consiliare Forlì e Co. che, con due note distinte, sottolineano, anche loro, come il sistema fognario sia collassato alla prima messa in prova. "Abbiamo visto che una breve pioggia, pur intensa – scrivono i Verdi –, ha dato ragione ai cittadini preoccupati e la città è andata di nuovo sott’acqua, nonostante le rassicurazioni sui lavori di messa in sicurezza fatti dall’assessore Petetta. Il ripristino della funzionalità del sistema fognario e delle canalizzazioni per il deflusso delle acque avrebbe dovuto impegnare tutte le strutture tecniche dell’amministrazione. Ciò non è avvenuto".
Dal canto suo Forlì e Co. chiede che venga immediatamente convocata la Commissione speciale sull’alluvione affinché "il Comune fornisca, finalmente, una panoramica degli interventi in atto e delle maggiori criticità e rischi e assuma impegni chiari davanti a tutti i cittadini, definendo un cronoprogramma di lavori – conclude – per mettere in sicurezza la rete fognaria in vista dell’autunno, per poi procedere, nell’arco dei prossimi mesi, a un suo adeguamento e ammodernamento complessivo".
Matteo Bondi