
Perché, se Marradi è stato l’epicentro del terremoto del 18 settembre di magnitudo 4.9, Tredozio ha registrato più danni? "In base ai dati finora raccolti dalla Protezione civile, risulta che a Modigliana, e in generale nelle valli Tramazzo e Acerreta si sia registrato un picco di accelerazione al suolo maggiore rispetto al territorio di Marradi". A dirlo è l’ingegnere strutturista Luigi Liverani, 28 anni di Modigliana, laureato all’università di Bologna, libero professionista e collaboratore dello studio ‘Marco Peroni Ingegneria’ di Faenza.
Ingegnere, ci spiega come questa differenza di effetti sia stata possibile nel dettaglio?
"Il sisma ha sprigionato maggiore energia al suolo nella zona di Tredozio, Lutirano e Modigliana, con una coda fino a Rocca San Casciano. Il motivo è da ricondurre al terreno marnoso-argilloso, caratteristica di questi territori che ha amplificato il movimento. E la causa è che questo tipo di terreno è fragile, con qualità meccaniche inferiori a quello della zona di Marradi".
Su cosa si basa questa sua affermazione?
"Sui dati forniti dal sismografo della Protezione civile di Modigliana e da me analizzati. Cito Modigliana perché tale strumento che non è presente a Tredozio e a Rocca San Casciano".
Come si potrebbe tradurre nella pratica questa differenza di accelerazione?
"Nel portale web ‘Rete Accelerometrica Nazionale’ della Protezione Civile, Marradi è segnato con un triangolino giallo, Modigliana con uno arancione".
Altri aspetti rilevanti?
"Questo sisma ha raggiunto il livello di ‘Salvaguardia della Vita’ delle strutture e si può dire che ciò è stato rispettato dagli edifici del nostro territorio, visto che non è avvenuto nessun crollo e non ci sono stati feriti. Di conseguenza, a livello tecnico è accettabile che alcune strutture, soprattutto quelle carenti di interventi antisismici, abbiano riportato gravi lesioni strutturali".
Da ciò cosa si può dedurre?
"Si può osservare che in particolare gli edifici pubblici e i luoghi di culto del nostro territorio sono molto vulnerabili rispetto agli eventi sismici, seppure siamo consapevoli che viviamo in una zona dove terremoti di questa intensità non possono ritenersi eccezionali, come invece altri fenomeni naturali estremi, come per esempio l’alluvione".
Questo che cosa insegna?
"Occorre applicare le normative antisismiche e investire sull’adeguamento degli edifici pubblici e del nostro patrimonio edilizio artistico-culturale".
Quinto Cappelli