Arriva Mattarella Martedì il presidente incontrerà soccorritori e chi ha perso tutto

Visita del Capo dello Stato meno di un mese dopo Cesena: esprime così la sua vicinanza alla nostra terra colpita. Cinque anni fa onorò l’anniversario della morte di Roberto Ruffilli.

Arriva Mattarella  Martedì il presidente  incontrerà soccorritori  e chi ha perso tutto

Arriva Mattarella Martedì il presidente incontrerà soccorritori e chi ha perso tutto

Lunedì 2 maggio: quando Sergio Mattarella si affacciò dalla scaletta dell’aereo presidenziale, sulla pista dell’aeroporto Ridolfi, fu subito protetto da una selva di ombrelli. Su Forlì stava piovendo dal giorno prima. Mattarella salì sull’auto che lo portò a Cesena, a celebrare il Macfrut e l’agricoltura romagnola. Sembra passato un secolo, in realtà è meno di un mese. Martedì il Capo dello Stato tornerà e, infatti, troverà una terra cambiata al punto che forse stenterà a riconoscerla.

Da allora c’è stata una prima ondata di maltempo caratterizzata dalle frane sull’Appennino. Poi la vera e propria alluvione del 16 maggio. A due settimane esatte da quei tragici momenti, Sergio Mattarella arriverà nella nostra terra – stavolta non a Cesena ma a Forlì – per portare il segno tangibile della sua vicinanza. Ieri il viaggio è stato ufficializzato dal Quirinale: "Incontrerà in mattinata a Forlì i soccorritori e la cittadinanza", poi nel pomeriggio a Faenza i sindaci. "Programma completo e orari saranno diffusi nei prossimi giorni", avvertono da Roma.

Insomma, dopo la premier Giorgia Meloni la scorsa settimana (anche se il Forlivese era stato toccato solo marginalmente) e la presidente della commissione europea Ursula von der Leyen pochi giorni fa (accolta a Cesena), sta arrivando in Romagna un’altra massima istituzione. A leggere le prime indicazioni, Mattarella sarà a Forlì all’insegna del contatto umano: con chi ha spalato nel fango, con chi ha perso tutto.

Una visita certamente diversa da quella del 2018, quando era ancora in corso il suo primo settennato: quella volta venne in città per ricordare il trentennale dell’omicidio del suo amico Roberto Ruffilli, compagno di partito nella Dc, brutalmente assassinato dalle Brigate Rosse il 16 aprile 1988. Dopo un primo momento di raccoglimento in memoria del senatore, pur in concomitanza con la difficoltà di formare un nuovo governo, Forlì si rivelò una tappa sostanzialmente lieta per il Presidente, con i bambini e tanta gente ad accompagnarlo idealmente fino al teatro ‘Diego Fabbri’. Diverso il clima che troverà stavolta. Anche se i suoi occhi attenti riconosceranno forse la stessa tenacia, lo stesso orgoglio.