E’ diventato un vero e proprio poliglotta. Dopo il portoghese e il russo, solo per citarne qualcuna, da oggi, Pellegrino Artusi, parlerà anche cinese. È, infatti, in corso di presentazione, all’Istituto Italiano di Cultura di Pechino, la versione in cinese dell’opera di Artusi ‘La scienza in cucina e l’arte di mangiare bene’ tradotta dal professor Wen Zheng, responsabile del Dipartimento di lingua italiana della Beijing Foreign Studies University. La traduzione è stata resa possibile grazie al sostegno e al contributo del Comune di Forlimpopoli, della Regione Emilia Romagna e dell’Aife (Filiera Italiana Foraggi). La presentazione della nuova traduzione del manuale artusiano (già realizzate molteplici edizioni, dall’inglese al tedesco, dal portoghese allo spagnolo, dal polacco al russo) si inserisce nel programma della Settimana della cucina italiana nel mondo, che si svolge in questi giorni e che vede Casa Artusi partecipare anche alla missione in Giappone organizzata dalla Regione Emilia Romagna. A fare gli onori di casa durante l’evento pechinese sarà il direttore dell’Istituto Italiano di Cultura, Federico Antonelli, alla presenza dell’ambasciatore d’Italia in Cina, Massimo Ambrosetti. In scaletta, anche gli interventi della signora Liu Hong, vice direttore della China South Publishing, della professoressa Monica Bezzegato, dell’Università di Pechino, di Eugenio Loccarini, delegato dell’Accademia Italiana della Cucina a Pechino, del traduttore Wen Zheng e del curatore del volume Wang Ruizhi. La presidente della Fondazione Casa Artusi, Laila Tentoni, parteciperà con un saluto video.
Durante l’incontro saranno proiettati anche una video presentazione di Casa Artusi, il primo centro dedicato alla cucina domestica italiana, e una clip dedicata alla candidatura della cucina italiana come patrimonio immateriale dell’Unesco. Un’importante occasione per far conoscere in Cina, non solo l’opera del padre della cucina italiana, Pellegrino Artusi, ma anche la città di Forlimpopoli e la nostra tradizione gastronomica. "Con le sue centinaia di ricette, raccolte con infinita passione in anni e anni di studio e lavoro - commenta l’assessore regionale alla cultura, Mauro Felicori - ‘l’Artusi’ è indubbiamente il libro più famoso e letto sulla cucina italiana, fonte di ispirazione per generazioni di grandi cuochi, e non solo".