‘La tua Voce per la Festa Artusiana 2025’: sembra il titolo di un talent show alla ricerca di cantori da far esibire durante la prossima kermesse dedicata a Pellegrino Artusi, invece è il questionario che l’Amministrazione Comunale ha predisposto per raccogliere pareri sulla manifestazione che giungerà a giugno alla 29ª edizione.
Mettere mano all’organizzazione complessiva dell’Artusiana era nei programmi elettorali di entrambe le coalizioni che si erano presentate alle urne lo scorso giugno, anche perché il tema è sentito da tutti i forlimpopolesi, e non solo, che nel corso degli anni hanno assistito al nascere e crescere di una manifestazione che, però, nelle ultime edizioni ha palesato evidenti segni di declino. Pensate sia una sagra? E’ troppo lunga o troppo corta? Cosa non vi è piaciuto? Farla a fine giugno va bene? Sono solo alcune delle domande che vengono poste in questo questionario che si trova on line e a cui si può accedere dal sito comune.forlimpopoli.fc.it.
"Si tratta di uno strumento pratico e agevole per iniziare un percorso partecipato – spiega il vicesindaco con delega alla cultura, Enrico Monti –. Possono rispondere tutti. Noi lo proporremo agli operatori che a vario titolo hanno partecipato alla manifestazione, stiamo anche organizzando un banchetto al mercato per andare a intercettare quelle persone che non usano spesso internet o i social". Il traguardo per la riforma della Festa però non è la prossima edizione. "C’è bisogno di nuova linfa – continua Monti –, ma è chiaro che non si può pensare ad un completo stravolgimento già a giugno, mentre penso che il trentennale della manifestazione, nel 2026, potrebbe essere il momento giusto per vedere la Festa Artusiana nella sua nuova veste".
Il questionario non è l’unico strumento che si sta mettendo in campo per andare a ragionare sulla Festa. "Stiamo organizzando anche un tavolo tecnico con vari attori – spiega –, che potrebbe poi diventare permanente. Rimane in campo l’idea di esternalizzare la parte logistica e strutturale della manifestazione, che ora grava completamente sugli uffici comunali, mentre la regia generale penso debba rimanere saldamente nelle mani dell’Amministrazione comunale".
Tra le idee che già circolano c’è quella di tornare a valorizzare gli spazi del giardino della ex scuola De Amicis, così come quella di definire meglio spazi e momenti per la promozione dei prodotti tipici e locali, "ma al momento vogliamo aprire il più possibile il discorso – commenta il vicesindaco – per dare spazio a nuove idee e attività, anche in ambito culturale. Dando anche spazio alle realtà che già operano su Forlimpopoli".
Matteo Bondi