La tragedia di Bertinoro: i tre fratelli morti sotto il silos erano affidati allo zio, che non si dà pace

Il padre è in Marocco per assistere parenti con problemi di salute. Salva la quarta figlia, 17enne: non era andata con gli altri all’azienda. Colpita l’intera comunità di Meldola. Il sindaco: "Abbraccio ai genitori"

Una visione aerea dell'auto finita contro un silos e travolta: morti tre fratelli (Frasca)

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Forlì, 8 aprile 2023 – Meldola è sotto choc. Tre giovani vittime, tre fratelli di origini marocchine, Fatima, Osama e Marva Bogoute, hanno perso la vita in un terribile incidente. Erano lì nelle campagne fra Bertinoro e Cesena, ma abitavano nella cittadina bidentina. Un viaggio a ritroso nel tempo per ripercorrere quegli ultimi istanti fatali viene fatto da chi in quel momento era vicino a loro. Lo zio dei ragazzi, impotente e addolorato, parla al telefono con un amico fidato. "Sono morti tutti e tre".

La voce è spezzata dal pianto. E’ un dolore immane ripercorrere quegli attimi. Basterebbero poche ore, basterebbe spostare anzi indietro le lancette di qualche minuto o secondo, bloccare quell’auto nell’istante in cui c’è stato il terribile impatto contro il silos. Una tragedia assurda che ha letteralmente distrutto una famiglia e sconvolto l’intera comunità.

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A metà pomeriggio di ieri a Meldola si è diffusa la notizia del terribile incidente in cui hanno perso la vita i tre ragazzi (una quarta sorella non era con loro). Nella cittadina di diecimila anime si diffonde lo sconcerto. Quando la notizia ha incominciato a diffondersi in paese e il tam tam di messaggi arrivava nelle case, anche il cielo ha iniziato a incupirsi. Una pioggia leggera scendeva dall’alto, mentre le lacrime bagnavano il viso di parenti e amici. Nella piazza principale di Meldola uno sciame di persone si incamminava verso la chiesa per una processione saltata a causa del brutto tempo. La voglia di parlare era quasi assente di fronte a una tragedia immane come la morte di tre giovani fratelli, di 18, 13 e 9 anni.

“Conosco il padre – spiega un uomo dentro al bar principale nella piazza –, una brava persona, un lavoratore onesto. La famiglia abita a pochi passi dal centro, era in affitto in un appartamento, ma già da un mese cercava una casa da comprare, sempre qui a Meldola".

Marva, la ragazzina più piccola frequentava la scuola elementare in paese, mentre Osama, il maschietto faceva la seconda media. Si erano integrati bene, anche se erano arrivati a Meldola solo due anni fa. I ragazzi avevano legato con diversi amici, gente del posto, ma anche gente della comunità marocchina, che ieri sera si è stretta nel lutto attorno alla famiglia e si è ritrovata per un abbraccio davanti alla casa delle vittime. Lo strazio era generale. Una famiglia spezzata dal dolore.

La madre, il padre e i quattro figli (tre sorelle e il fratellino), tutti originari del Marocco, avevano vissuto diversi anni a Verona prima di trasferirsi nel Forlivese. A Meldola il padre di famiglia ha lavorato come artigiano in un’azienda che si occupa di rivestire i divani. Una delle sorelle, di 17 anni, non era con loro ieri al momento della tragedia. Neppure il padre, che si trovava all’estero, in Marocco, a trovare i genitori con problematiche di salute.

“L’usanza vuole – dice un amico di famiglia – che quando manca il padre, un altro familiare, una figura maschile, si prenda cura dei giovani figli, e per questo motivo i ragazzi erano con lo zio, custode di quella azienda dove si è consumata la tragedia".

“Ho appreso a metà pomeriggio la terribile notizia della scomparsa dei tre fratelli – ha detto il sindaco di Meldola Roberto Cavallucci –, una tragedia che lascia l’intera comunità attonita e senza parole. Mi stringo in un grande abbraccio ai genitori. In questo momento di dolore esprimo a nome mio e dell’Amministrazione e della città un sincero sentimento di cordoglio e di vicinanza alla famiglia e ai loro cari".

"Sono senza parole di fronte alla tragedia che si è consumata - ha detto a sua volta il sindaco Gessica Allegni di Bertinoro –, non posso che chiedere silenzio e rispetto per il familiari e le vittime". Una nota infine dalla scuola: "L’Istituto Comprensivo si stringe unanime al dolore della famiglia – si legge nel testo emesso dalla dirigente Benedetta Zaccarelli –; l’intera comunità scolastica è profondamente toccata da questa tragedia ed esprime vicinanza e cordoglio ai genitori e a tutti i cari per una perdita così prematura".