
Il viceministro alle Infrastrutture, il bolognese Galeazzo Bignami, torna ad incalzare la Regione Emilia-Romagna e la sua giunta sull’alluvione. Parlandone oggi, a margine di un convegno Ance a Bologna, il viceministro di FdI ricorda come il presidente del Consiglio Giorgia Meloni abbia chiesto alla Regione di avere una ricognizione sullo stato del reticolo idrografico della Romagna. "Abbiamo chiesto questo diversi mesi fa – spiega –. Sappiamo che anche i cittadini lo stanno chiedendo e questo è ancora più grave. Tuttavia, non risulta che la Regione abbia condiviso queste informazioni, tanto che in questo senso c’è anche un ricorso da parte dei cittadini stessi al Tar, pronto a essere depositato". Il viceministro si chiede poi perché tali dati non vengano forniti. "Purché non ci venga detto che i documenti sono già al ministero dell’Ambiente – specifica Bignami –, perché non è così. I documenti sono parte dell’attività dell’Autorità di bacino. Quindi, confidiamo ci siano per poter far bene il nostro lavoro e impedire che ci siano altri eventi eccezionali con altre difficoltà per i cittadini".
Quindi torna a parlare dei soldi stanziati dal Governo. "Ricordo che un vicepresidente della Regione ha detto che ’se non arrivano i soldi entro l’autunno-inverno andiamo in Procura’ – si chiede Bignami –. I soldi ci sono, quindi adesso andrà in Procura a denunciare se stesso?". Il viceministro rammenta poi come per la somma urgenza siano stati stanziati 830 milioni di euro. "Di questi, ad oggi, ne sono stati usati 45". Chiedendosi se quindi ci fosse poi tutta questa urgenza di soldi. "A 20 giorni dall’emanazione dell’ordinanza 780 milioni sono ancora lì". Per quanto riguarda la ricostruzione da parte dei privati, anche in questo caso il viceministro vuole puntualizzare alcune cose. "Prima alle famiglie è stato dato il contributo fino a 5.000 euro più i costi delle perizie, parliamo di diverse decine di milioni di euro per diverse decine di migliaia di persone – spiega –. Poi, c’è la ricostruzione delle aziende, su cui leggo che c’è ritardo per il fatto che l’ordinanza non è uscita e il portale aprirà il 15 novembre. Ma il portale – rimarca il concetto Bignami – è della Regione: è il sistema Sfinge del terremoto, che deve essere riadattato all’alluvione. Non ci permettiamo di dire che la Regione è in ritardo, basta però che non venga imputato al Governo".
ma.bo.