MATTEO BONDI
Cronaca

Bilancio, Pd ancora all’attacco: "La Lega non era in aula. Sostiene ancora Zattini?"

Nell’ultima seduta si votata il bilancio consolidato 2024, "delibera fondamentale". L’opposizione: "Sono mancati i loro voti, al contrario del resto della maggioranza".

Il consigliere comunale della Lega Daniele Mezzacapo con il capogruppo Albert Bentivogli, durante un’iniziativa elettorale. Il terzo consigliere è Marco Catalano

Il consigliere comunale della Lega Daniele Mezzacapo con il capogruppo Albert Bentivogli, durante un’iniziativa elettorale. Il terzo consigliere è Marco Catalano

La Lega fa ancora parte della maggioranza di Forlì a sostegno del sindaco Zattini? A chiederselo sono i consiglieri comunali del Pd dopo aver constatato come nel corso dell’ultima seduta del consiglio comunale i consiglieri del Carroccio non fossero presenti in aula, non votando così per l’approvazione del bilancio consolidato 2024 come hanno invece fatto gli alleati di Fratelli d’Italia, Forza Italia e Civica.

"Per l’ennesima volta quindi gli esponenti della Lega hanno fatto mancare il loro sostegno su una delibera fondamentale per l’Amministrazione – attaccano i Dem –, al punto che ormai è più che lecito chiedersi se facciano ancora parte della maggioranza a sostegno di Zattini". Bilancio a cui le forze di opposizione, con il Pd in testa, hanno votato contro evidenziando come "il documento confermi le difficoltà dell’Amministrazione in termini di programmazione della spesa, impegno delle risorse e corrispondente realizzazione dei cantieri o riorganizzazione dei servizi".

I democratici hanno sottolineato come dai dati si evinca come la Giunta sia stata "capace di attuare meno del 29% degli investimenti previsti, per cui molte delle opere promesse sono rimaste tali". Anche per le spese correnti sono stati impegnati circa 12 milioni in meno delle previsioni. "Del resto era difficile ipotizzare risultati diversi – rimarcano i consiglieri del Pd –, tenuto conto che nel 2024 l’Amministrazione ha portato in consiglio 28 variazioni di bilancio, contro appena 4 del comune di Ravenna o 7 di quello di Cesena. Un dato che conferma il grave deficit di programmazione del centrodestra".

Anche l’avanzo libero di oltre 8 milioni di euro non è un buon segno, in quanto si tratta di "risorse che si prevedeva di spendere, ma che, alla fine, non sono state spese". Durante la discussione in consiglio comunale dagli scranni occupati dai Dem sono state portate alcune idee su come andare a investire i soldi dell’avanzo libero. Fra queste la necessità di dare concretezza all’annunciata candidatura di Forlì a capitale italiana della cultura "con adeguati investimenti sulla fruibilità e accessibilità del patrimonio e lo sviluppo di servizi culturali moderni e aperti ai cittadini", ma anche l’esigenza di investire per affrontare l’emergenza abitativa "a partire dal recupero delle quasi 200 case popolari sfitte in città". Proposte che sono state respinte dalla maggioranza e dall’assessore al bilancio, Vittorio Cicognani.

"Un ulteriore elemento di preoccupazione – affermano i Dem – nasce poi dal raffronto fra i numeri del rendiconto e quelli del bilancio di previsione 2025, approvato a gennaio. Per l’anno in corso infatti il Comune prevede una riduzione della spesa corrente di quasi 2 milioni sul diritto allo studio e l’istruzione e sulla tutela del territorio e di 4,5 milioni per il welfare, rispetto a quanto impiegato nel 2024. Si prospetta una stagione di pesanti tagli con conseguenze molto gravi sull’erogazione di servizi fondamentali".

ma. bo.