La cucina all’interno del poltronificio
Attività sospesa per un poltronificio gestito da cittadini cinesi. La scena apparsa alla polizia intervenuta per un’ispezione nell’azienda gestita dai cinesi è stata quella di un locale fatiscente e non in regola. Un’operazione congiunta della polizia di stato, ispettorato del lavoro e Inail, ha portato alla sospensione dell’attività. La squadra mobile e i funzionari dell’Inail hanno eseguito un accesso congiunto nel poltronificio che si trova in una zona industriale di Forlì. Al momento dell’accesso sono stati identificati quattro lavoratori stranieri, di cui uno non era regolarmente assunto. Si tratta di una donna di origine cinese che, pur non risultando avere alcun contratto di lavoro, è stata sorpresa a dare disposizioni agli altri operai e a svolgere lavoro come cuoca in un locale vicino alla zona in cui gli altri operai erano impegnati in lavori di falegnameria.
Durante il sopralluogo è emerso un pessimo stato di igiene e sicurezza sul lavoro. È stata riscontrata la presenza di presidi antincendio non revisionati, lavorazioni non presenti da visura (si effettuavano lavori di falegnameria anziché di tappezzeria) e postazioni prive di impianti di aspirazione del legno. Si è rilevata poi la presenza di una cucina con cibo sparso ovunque e due materassi adagiati sul fianco di una parete. In alcune aree del capannone c’erano frammenti di vetro sparsi a terra. Tra le altre cose non era osservata alcuna norma per la tutela dei lavoratori. Per questi motivi è stato adottato un provvedimento di sospensione dell’attività di impresa con decorrenza immediata e il capannone è stato chiuso con l’applicazione di sigilli dell’autorità.