di Gianni Bonali
Si è svolto mercoledì sera, nella sala della torre dell’orologio in piazza Garibaldi a Forlimpopoli, il primo faccia a faccia tra i due candidati Gessica Allegni e Alessandro Gasperini alla carica di segretario territoriale del Pd. Il congresso del partito forlivese, entro il mese di settembre, dovrebbe portare a eleggere il nuovo segretario dopo le dimissioni di Daniele Valbonesi, che ha anticipato il naturale termine del mandato per arrivare alla prossima tornata elettorale con i vertici non in scadenza. La primavera del prossimo anno vedrà infatti andare al voto per le elezioni amministrative ben 11 comuni su 15 del territorio, compreso il capoluogo Forlì.
C’era curiosità in sala per i due sfidanti, con circa 50 iscritti e simpatizzanti presenti, attenti a studiare i due candidati. Maurizio Castagnoli, ex sindaco della città artusiana, era nelle vesti di moderatore. I sostenitori delle due mozioni si sono divisi sostanzialmente la sala, con la parte sinistra, rispetto al tavolo dei relatori, occupata dai firmatari che appoggiano la Allegni, mentre l’altra parte pro Gasperini. Il faccia a faccia è stato scandito dai tempi: venti minuti per ogni sfidante, poi spazio alle domande del pubblico, con la chiusura finale dei due candidati.
Alessandro Gasperini, 34enne ingegnere forlivese e coordinatore dei quartieri Pianta, Ospedaletto e Coriano ha spiegato le ragioni che lo hanno indotto a proporre la sua mozione dal titolo ‘Un piano comune’. "Mi sono iscritto nel 2019 – spiega Gasperini – per dare il mio contributo alla campagna elettorale di Giorgio Calderoni per le comunali. Ho iniziato così la mia vita all’interno del mio circolo in un percorso di disponibilità all’ascolto, con umiltà e condivisione dei valori della sinistra italiana: lotta alle disuguaglianze, salario minimo e impegno a riavvicinare il mondo dell’associazionismo che dobbiamo recuperare in termini di vicinanza e partecipazione". Gasperini lancia la proposta di "una costituente nel segno del cambiamento e dell’unità in vista delle elezioni amministrative del 2024, lasciando da parte divisioni e lacerazioni interne".
Clima di fair play tra i due sfidanti, con diversi punti di vista condivisi dai candidati sui temi del lavoro, ambiente e immigrazione, con la definizione del programma che rimane un work in progress per entrambi, anche per ascoltare gli stimoli e le urgenze dei cittadini. Sulla tragedia dell’alluvione che ha colpito duramente la Romagna entrambi criticano la gestione dell’amministrazione comunale, rimarcando come spesso le persone siano state lasciate sole a gestire l’emergenza.
Gessica Allegni, 41enne sindaco di Bertinoro, militante nel Pd fin da giovanissima, ne era uscita a seguito della scissione, quando era segretario Matteo Renzi. È rientrata tra le file dei dem ad inizio anno sostenendo la candidatura a segretario nazionale di Elly Schlein. "Prima di tutto faccio i complimenti a Maria Giorgini – attacca Allegni – per la nomina a segretario provinciale della Cgil, una donna che sta portando avanti con il sindacato battaglie importanti a tutela dei lavoratori". Poi la Allegni parla della necessità "per le prossime elezioni di costruire un campo largo del centro sinistra per un Pd unito nella scelta del candidato sindaco". La sua mozione ‘Una storia nuova da scrivere insieme’ intende promuovere una mobilitazione trasversale per un partito che però "deve essere capace di fare sintesi e parlare con una voce sola. E per quanto riguarda i soldi a favore degli alluvionati che non arrivano – conclude – occorrono azioni dimostrative davanti a Palazzo Chigi per un Governo che disattende le promesse fatte ai cittadini".
Il voto nei circoli comincerà venerdì 15 settembre. A ognuno dei due candidati sono collegati vari nomi che saranno eletti negli organi interni, compresa la nuova segreteria a livello comunale: solo successivamente, in seno all’assemblea sarà poi scelta la guida che succederà a Maria Teresa Vaccari.