Bus in piazza, priorità alle persone e non all’estetica

La pensilina in piazza Saffi sarà rimossa, ma molti ritengono che sia indispensabile per chi attende l'autobus, soprattutto per le persone più vulnerabili. Si solleva il problema di dove andranno queste persone una volta che la pensilina sarà tolta. L'autore chiede all'amministrazione di prendere in considerazione le esigenze dei cittadini più deboli prima di valutare l'aspetto estetico della città.

Sembra che ormai la pensilina in piazza Saffi abbia i giorni contati perchè verrà smontata e poi o messa in un magazzino, o rimontata in altre parti della città. Ora mi permetto di dire solo una cosa: che non sia bella si dice spesso, quel che si dice poco (solo Gabriele Zelli l’ha evidenziato) è che è molto utile, soprattutto per quelli che non si possono permettere di venire in centro con l’auto o altro mezzo proprio: sono donne spesso con bambini piccoli o anziani. In molti casi è gente che non ha voce nelle amministrazioni, né li starebbe ad ascoltare qualcuno che conta, casomai volessero dire il loro parere. Secondo il parere di tanti, è nel posto perfetto, sia per la piazza, che è molto grande e quindi sembra spesso vuota, sia per la gente che aspetta l’autobus, molte volte sotto il sole cocente o sotto la pioggia. Mi sono permesso di fotografare diverse volte la gente che è in attesa e ho sempre trovato persone lì per riposarsi e ripararsi. Mi chiedo e chiedo all’amministrazione: dopo che avrete tolto la pensilina questa gente dove andrà? Se volete toglierla dovrete necessariamente poi rimetterne una nuova, o altrimenti vi troverete spesso queste persone sotto ai portici delle poste o di San Mercuriale. Chi avrà poi il coraggio, anche tra i vigili, di andarli a multare? L’amministrazione che viene eletta ha il dovere morale e giuridico tra le prime cose di salvaguardare e aiutare nei modi piu adeguati le persone piu deboli, piu bisognose della propria città, come anche le famiglie alluvionate che in molti casi hanno perso tutto e hanno ricevuto fino adesso pochissimo. Se l’amministrazione ha possibilità, prima aiuti queste persone, poi nei momenti migliori, penserà anche alla estetica. Fare l’inverso non porterebbe bene.

Marino Brighi