SOFIA NARDI
Cronaca

Campus, iscrizioni in calo: "Capienza massima, un -2% è fisiologico"

Menegatti, presidente del polo forlivese, imputa i numeri al ’boom’ del 2023/24. Dati in positivo per gli studenti stranieri, attratti dai nostri corsi internazionali.

Menegatti, presidente del polo forlivese, imputa i numeri al ’boom’ del 2023/24. Dati in positivo per gli studenti stranieri, attratti dai nostri corsi internazionali.

Menegatti, presidente del polo forlivese, imputa i numeri al ’boom’ del 2023/24. Dati in positivo per gli studenti stranieri, attratti dai nostri corsi internazionali.

In un panorama che vede una crescita media del 3% per l’Ateneo di Bologna, il campus di Forlì è l’unica in controtendenza con un -2% rispetto allo scorso anno. Ad annunciare questo e altri dati è stato il rettore Giovanni Molari, che ha però precisato come la sede forlivese sia quella più popolosa a livello romagnolo.

Emanuele Menegatti, direttore del Campus forlivese, come commenta questo calo di iscrizioni? È una percentuale significativa?

"In numeri assoluti parliamo di una cinquantina di iscritti in meno rispetto all’anno scorso, quindi una cifra piuttosto esigua".

Secondo lei quali sono le cause di questa tendenza al ribasso?

"Questo piccolo calo arriva dopo il + 15% dell’anno scorso, perciò possiamo dire che è fisiologico e tutto imputabile essenzialmente a un solo corso di laurea".

Quale?

"Sociologia, che lo scorso anno ha rimosso il numero chiuso. Quando è stato rimosso il limite abbiamo visto un vero e proprio boom di iscrizioni che ha portato a raggiungere il numero esorbitante di 320 studenti".

Quindi quest’anno c’è stato un assestamento?

"Sì, siamo tornati intorno ai 250 studenti, un numero molto più consono".

Gli altri corsi sono rimasti stabili?

"Sì, anche perché quasi tutti i nostri corsi sono a numero chiuso e sono saturati, quindi parliamo di un numero di iscritti destinato a rimanere più o meno invariato".

Si aspetta una stabilizzazione anche in futuro?

"Sì, certo. Abbiamo raggiunto la capienza massima del Campus ed è normale che gli studenti non possano continuare a crescere all’infinito".

Il rettore Giovanni Molari ha parlato di un calo di iscrizioni all’Unibo da parte di studenti che arrivano dal sud Italia: vale anche per Forlì?

"Sì, il problema è dettato soprattutto dal caro vita generalizzato e dal problema degli alloggi, anche se quest’ultimo riguarda soprattutto Bologna. Sicuramente è vero che oggi gli studenti del sud sempre più spesso scelgono di non spostarsi. In compenso, però, le nostre università sono sempre più attrattive per gli stranieri".

Gli studenti stranieri sono cresciuti anche al Campus di Forlì?

"Sì, siamo passati da 270 a circa 300".

Da quali parti del mondo arrivano?

"Molti arrivano dalla Turchia e dall’Iran, ma anche da diversi Paesi europei: ultimamente abbiamo visto un aumento di studenti tedeschi".

Quali sono i corsi di studio che più li attraggono?

"I nostri corsi internazionali che vengono insegnati in lingua inglese hanno tutti un buon 10% di iscritti stranieri. Parlo di Economia e management, Scienze politiche e Ingegneria".

Questo -2%, quindi, non deve preoccupare?

"Assolutamente no, non è nulla di allarmante. Per crescere ancora si dovrebbe pensare di ampliare l’offerta, ma abbiamo Medicina che sta arrivando a regime e il recente avvio di Ingegneria nautica: stiamo facendo tanto e bene e non c’è motivo di guardare con preoccupazione a una leggerissima flessione di iscritti".