Anche il centrodestra è in pieno fermento in vista della tornata politica del 2024. In questa fase il partito più attivo è certamente Fratelli d’Italia, che ha nominato coordinatore comunale Vincenzo Bongiorno: il primo segno della sua attività politica è l’organizzazione di una serie di incontri pubblici su temi d’attualità locale (iniziati venerdì); a seguire, ha firmato insieme alla coordinatrice provinciale, la deputata Alice Buonguerrieri, una dichiarazione sulla trasferta di Bologna vietata ai tifosi di basket.
Bongiorno, 43 anni, è attualmente presidente di Forlì Mobilità Integrata (Fmi), società partecipata dal Comune di Forlì; è anche segretario di Confedilizia, l’associazione che rappresenta i proprietari di casa; giornalista (ha scritto per il ‘Momento’), cattolico, è stato il più giovane consigliere comunale della storia di Forlì, quando fu eletto 19enne nel 1999 nelle file di Alleanza Nazionale. La sua esperienza sugli scranni del municipio è andata avanti fino al 2014 (nel 2009 aveva aderito al Pdl). Insomma: ha esperienza amministrativa, ha raccolto per tre volte le preferenze necessarie a farsi eleggere, fa parte del partito che in questo momento traina la coalizione di centrodestra. Secondo molti, se le urne conforteranno queste premesse, Fratelli d’Italia lo proporrebbe come vicesindaco. Ovvero, la figura politica che, a fianco di Zattini, rappresenta il partito più votato: esattamente come fu nel 2019 per Daniele Mezzacapo. Bongiorno, intervistato dal Carlino a gennaio, si era detto "a disposizione del partito".
Per quanto riguarda un eventuale Zattini-bis, non è sfuggita l’accorata difesa che il sindaco ha fatto di Valerio Melandri in occasione della presentazione del suo libro, dunque in caso di vittoria l’assessore alla cultura potrebbe proseguire l’esperienza. Al pari dei fedelissimi tecnici Vittorio Cicognani (bilancio e lavori pubblici) e Giuseppe Petetta (ambiente e mobilità). Mentre potrebbe entrare Massimiliano Pompignoli, attuale capogruppo in municipio nonché consigliere regionale. Il coordinatore di FdI per il Forlivese, Luca Bartolini, sarebbe proiettato invece sulle regionali previste a cavallo tra 2024 e 2025.
Non sono gli unici movimenti. Si segnalano corteggiamenti al Centrodestra per Forlì, gruppo composto da due consiglieri a suo tempo non riconosciuti da Fratelli d’Italia (Davide Minutillo e Marinella Portolani) e da Francesco Lasaponara, espulso dalla Lega. Al Centrodestra per Forlì fa riferimento anche l’assessore al welfare Barbara Rossi. Secondo alcuni addetti ai lavori, qualcuno di loro potrebbe confluire nel partito di Giorgia Meloni: segnali di disgelo c’erano stati in occasione della mozione di sfiducia a Melandri per la vicenda delle famiglie arcobaleno. Ma anche la Lega li avrebbe contattati. Qualcuno vede invece Davide Minutillo verso Forza Italia, con la quale ha fatto spesso sponda in consiglio.
Forza Italia potrebbe decidere di schierare come capolista la stessa Rosaria Tassinari, parlamentare ed ex assessore. Ora coordinatrice regionale degli azzurri, Tassinari avrebbe ormai chiuso un colpo di peso in vista delle elezioni europee: la candidatura di Bruno Molea, forlivese, già deputato con Scelta Civica dell’ex premier Mario Monti. Molea è tuttora presidente di Aics, l’associazione italiana Cultura e Sport, molto attiva nell’ambito amatoriale. Il suo nome, anni fa, era stato accostato a quello di Matteo Renzi, prima al Pd e poi in Italia Viva, ma senza che si concretizzasse nulla. Con Forza Italia potrebbe tentare l’approdo a Strasburgo.