Cartelli "Gesù ti ama" sulle pensiline di Forlì: denunciato

Messaggi religiosi attaccati con colla resistente ‘speciale’: "Un mese per rimuoverli, a 100 euro l’uno". A causa dei vandalismi alle fermate , la società Forlì Mobilità Integrata spende 30mila euro l’anno

Qui una fermata in viale Marconi: l’anonimo autore aveva colpito anche anno scorso

Qui una fermata in viale Marconi: l’anonimo autore aveva colpito anche anno scorso

Forlì, 11 aprile 2023 – Pensiline del bus imbrattate e tappezzate di cartelli: torna a far parlare di sé l’anonimo autore che annuncia il Vangelo calpestando però il senso civico e costringendo la società Forlì mobilità integrata a spendere soldi pubblici per ripristinare pulizia e decoro. "Gesù ti ha amato così tanto che è morto per te": ecco il contenuto di uno dei cartelli (talvolta tradotti anche in inglese o francese) che compaiono in diverse pensiline cittadine, attaccati con colla resistente, tipo quella dei manifesti elettorali.  

Un gesto di sfida reiterato nel tempo, che già lo scorso anno aveva costretto Fmi ha intervenire, "ma questa volta – spiega Vincenzo Bongiorno, nuovo amministratore unico – i casi sono diversi e sporgeremo denuncia contro ignoti per gli imbrattamenti e per i vetri rotti in alcune pensiline. Un fervore comunicativo irresistibile che reca un danno economico alla collettività e denota mancanza di rispetto e attenzione per il bene comune".  

Una situazione che ha infatti costi elevati per Fmi, che dovrà incaricare una ditta per la pulizia: "Una spesa di circa 100 euro a pensilina". Per ora sono venti. "Stiamo monitorando la situazione in questi giorni e pensiamo di concludere le rimozioni entro il prossimo mese di maggio". Il costo complessivo per la manutenzione ordinaria delle 287 pensiline di Forlì e dei 14 comuni del comprensorio "ammonta a circa 45mila euro annui – precisa Bongiorno – di cui la quota maggiore, pari a 30mila, riguarda proprio il ripristino a seguito degli atti vandalici. Mi chiedo perché queste persone non abbiano affisso il messaggio sulle proprie auto, oppure altre modalità di affissione pubblica comunque rispettosa delle regole: ora dobbiamo spendere soldi pubblici che avrebbero potuto avere un’altra destinazione. Sono amministratore della società da 4 mesi e d’ora in poi non tollereremo altri episodi del genere, con danni al patrimonio collettivo, e procederemo sempre con denunce". Bongiorno si professa cattolico e in passato è stato giornalista del ‘Momento’: "Non discuto il contenuto del messaggio, ma la modalità incivile di esprimerlo".

In proposito interviene il Popolo della Famiglia che commenta la scelta di denunciare l’ignoto che ha affisso i manifesti nelle pensiline degli autobus. "Mi chiedo se annunciare il Vangelo – afferma Mirko De Carli, che del partito è consigliere nazionale – costi una denuncia: se sei cristiano paghi, se imbratti paga Pantalone. Fmi dimostra che la legge non è davvero uguale per tutti. Tenere in ordine e pulite le infrastrutture pubbliche è pratica fondamentale e non è in discussione, ma intendiamo stigmatizzare la scelta di denunciare l’ignoto che ha affisso un messaggio cristiano. Ogni giorno teppisti di strada imbrattano infrastrutture del trasporto pubblico e non solo: nessuno ne parla e nessuno, tranne rari casi, agisce per vie legali: condanniamo questo ‘doppiopesismo’".