Si è conclusa, presso il Castello Maniace di Siracusa, sull’isola di Ortigia, la Riunione dei Ministri dell’Agricoltura del G7. Casa Artusi, il centro enogastronomico di Forlimpopoli intitolato al suo illustre concittadino famoso in tutto il mondo, padre della cucina italiana, è stata partner ufficiale dell’evento e ha donato il manuale artusiano, ciascuno nella propria lingua, ai 7 ministri dell’agricoltura di Stati Uniti, Canada, Giappone, Germania, Francia, Regno Unito, Italia, oltre al rappresentante UE. "Questa opportunità di far conoscere anche al massimo livello istituzionale il manuale artusiano – ha dichiarato Laila Tentoni (foto), presidente di Casa Artusi – è il riconoscimento di un tenace lavoro portato avanti in questi anni dalla Fondazione della città di Forlimpopoli. Il libro della cucina italiana per antonomasia, il grande classico della nostra cultura, che grazie all’impulso di Casa Artusi è appunto stato tradotto in tante lingue del mondo, viene consegnato, in questo importante consesso, ai ministri dell’agricoltura del G7. Una grande soddisfazione, anche personale, – ha concluso – da ascrivere a tutti coloro che promuovono il bello e il buono del nostro Paese". I lavori si sono concentrati sulla resilienza e la sostenibilità dell’agricoltura e dei sistemi alimentari e sono stati declinati attraverso le seguenti aree tematiche prioritarie individuate dalla Presidenza italiana: scienza e innovazione in agricoltura per l’adattamento ai cambiamenti climatici; le giovani generazioni come agenti di cambiamento in agricoltura; il contributo della pesca e dell’acquacoltura sostenibili alla sicurezza alimentare; il contributo del G7 allo sviluppo dell’agricoltura nel continente africano.
CronacaCasa Artusi al G7 Agricoltura: il manuale parla sette lingue