
Per la stagione teatrale al Dragoni di Meldola domani alle ore 21 andrà in scena ‘Zio Vanja’ di Anton Cechov nell’adattamento drammaturgico e registico di Roberto Valerio, con l’allestimento e la produzione dell’Associazione Teatrale Pistoiese, con il sostegno di Ministero della Cultura e della Regione Toscana.
Protagonista della pièce è Giuseppe Cederna, noto attore mortlo apprezzato anche sul grande schermo: fra le pellicole a cui ha partecipato nientemeno che il film premio Oscar ‘Mediterraneo’, ‘ma anche Marrakech Express’, ‘Italia-Germania 4-3’ e il più recente ‘A riveder le stelle’. Cederna è affiancato sul palco da Pietro Bontempo, Mimosa Campironi, Massimo Grigò, Alberto Mancioppi, Caterina Misasi ed Elisabetta Piccolomini.
Zio Vanja si può definire il dramma delle occasioni mancate, della rinuncia a cogliere l’opportunità per cambiare la propria vita. Zio Vanja è una commedia basata su un vero e proprio meccanismo di inerzia. "Quando non c’è vita vera, si vive di miraggi" dice zio Vanja. E allora spesso i personaggi attraverso il bere (vodka o vino) cercano uno stato di ebrezza, di ubriachezza che dia loro la possibilità di evadere dalla realtà.
All’interno del testo troviamo un continuo balenio di spunti burleschi e tragicomici: il ridicolo tentativo di Vanja di uccidere il Professore Serebrjakov con un colpo di pistola; il penoso tentativo di suicidio dello stesso Vanja con una bustina di morfina; il goffo corteggiamento alla bella e ambigua Elena da parte sempre di Vanja; le ubriacature notturne e le tante piccole stranezze che coltivano tutti i personaggi e che li rendono degli amabili stravaganti bislacchi.
Così come in Beckett i due clown Vladimiro ed Estragone attendono Godot, così i personaggi di Cechov attendono, invano anch’essi, la felicità e un futuro migliore. I personaggi vivono in una cappa di noia dalla quale non sembrano intenzionati a fuggire. Vorrebbero fare qualcosa per reagire alla propria insoddisfazione e in alcuni momenti sembrano anche riuscirci, ma poi ritornano al punto di partenza. "Cechov considerava Zio Vanja una commedia, quasi un vaudeville. Uno spettacolo dove le immagini, i suoni e la recitazione – scrive l’autore e regista Roberto Valerio – trovano unione nella tragicommedia della vita".
Prevendite: biglietteria presso Teatro Diego Fabbri di Forlì (corso Diaz 381) dalle ore 10 alle 13 e dalle ore 16 alle 18; prenotazioni telefoniche (0543.26355) dalle ore 11 alle 13 e dalle ore 16 alle 18. Prezzi: da 15 a 26 euro (info: 0543.26355 e www.accademia perduta.it).
o. b.