Centro, ‘al voto’ sulle messe Questionario ai fedeli: sì o no all’unificazione in Duomo

Con l’arrivo della primavera, domani si torna a celebrare nelle singole parrocchie. Attese le risposte su ciò che ha funzionato o meno: l’esperienza può essere riproposta.

Centro, ‘al voto’ sulle messe  Questionario ai fedeli: sì o no  all’unificazione in Duomo

Centro, ‘al voto’ sulle messe Questionario ai fedeli: sì o no all’unificazione in Duomo

Riprendono domani le messe in tutte le parrocchie del centro storico secondo gli orari ordinari, dopo la pausa durata poco più di due mesi dovuta all’accorpamento delle liturgie domenicali solo in Duomo. La decisione era stata presa per il caro delle bollette energetiche, le varie chiese faticano sempre più a sostenere i costi specie di riscaldamento per il periodo invernale, ma anche per assicurare ai fedeli una liturgia curata, partecipata e riscaldata. Domani riprendono, così, le messe e le celebrazioni festive a San Biagio, Santa Lucia, Ravaldino, Schiavonia e Santissima Trinità, mentre San Mercuriale è ancora chiusa per i lavori in corso e in Cattedrale ci saranno le messe di orario ordinario.

La novità era stata dal parroco dell’Unità pastorale del Centro Storico, don Nino Nicotra (foto), e pure il vescovo mons. Corazza aveva ribadito la necessità di avviare percorsi utili a "mantenere viva la chiesa comunità e non solo la chiesa come tempio, edificio". Mentre don Nicotra aveva auspicato che potesse "essere l’occasione perché le nostre comunità parrocchiali sempre più imparino a conoscersi e a camminare insieme".

Ora le messe si celebreranno nelle tradizionali parrocchie del centro, ma sono in corso valutazioni sull’esperienza vissuta e sulla possibilità di riproporla in un prossimo futuro. Domenica scorsa, infatti, nelle messe in Cattedrale è stato distribuito un questionario, a firma del parroco don Nino, nel quale i fedeli possono apporre le proprie considerazioni in merito alla convergenza domenicale in Duomo, se è stata un’esperienza positiva per la cura della celebrazione liturgica, la partecipazione più ampia, la possibilità di incontrare più persone, l’occasione di conoscere esperienze nuove di vita cristiana, la possibilità di incontrare ogni domenica il parroco dell’Unità pastorale, il servizio di accoglienza.

Il questionario, le cui risposte resteranno anonime, servirà pure per valutare problematiche e difficoltà emerse, e per trarre suggerimenti e consigli per il cammino resosi inevitabile anche per il calo del numero dei sacerdoti, per le tante chiese da mantenere aperte in poche centinaia di metri, così come per la diminuzione della popolazione in centro città. Le risposte saranno, dunque, utili indicazioni per le valutazioni che andranno fatte: le risposte vanno riconsegnate domani, in fondo alla Cattedrale e in tutte le parrocchie del centro storico.

Alessandro Rondoni