"Chi sa qualcosa della morte di Franco, parli"

L’avvocato del fratello Daniele, in carcere con l’accusa di averlo ucciso e decapitato, lancia un appello: "Penso al mondo dei night"

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"Faccio un appello. Chi sa qualcosa sulla morte di Franco Severi ci fornisca elementi utili che ci permettano di dare alla procura una pista alternativa a quella attuale". Massimiliano Pompignoli è uno dei legali di Daniele, fratello di Franco, che si trova in carcere con l’accusa di aver ucciso il suo familiare occultando il cadavere (in questo caso la testa). Il corpo di Franco fu ritrovato decapitato il 22 giugno nel territorio appenninico di Civitella, dove la vittima viveva. Daniele, ex autista del 118 in pensione, si è sempre professato innocente. La difesa è ancora convinta che, nonostante i numerosi screzi tra Daniele e i molti fratelli (alcuni di questi sono sfociati in procedimenti giudiziari, talvolta anche penali), sarebbe importante che l’indagine imboccasse un’altra strada. Invece nel 2023 dovrebbe iniziare il processo a carico di Daniele. Finora i vari gradi di giudizio hanno confermato il provvedimento di custodia cautelare in carcere. Per la difesa, contro Daniele ci sono solo alcuni indizi, ma nessuna prova. A cominciare dall’assenza della testa, nonostante le ricerche ad ampio raggio sui monti nei dintorni di Civitella.

Secondo l’avvocato, il movente dell’omicidio potrebbe non essere nei contrasti familiari (ad accendere gli animi sarebbe stata l’eredità del padre, morto qualche anno prima). Ma sarebbe il mondo dei night a custodire il segreto della morte di Franco. "Stiamo cercando elementi – conferma –, perché sappiamo che Franco frequentava quei locali". Ed è agli altri clienti che si rivolge: "Chi sa qualcosa, parli".