VALENTINA PAIANO
Cronaca

La lezione di Chiara: ha raccontato il tumore “e non ha perso il sorriso”

Si è spenta a 27 anni. Col suo podcast è diventata un’icona di impegno civile. I genitori: “La sua grandezza? Aver trasformato la sofferenza in condivisione”

Chiara Pennuti ha raccontato in un podcast la lotta contro il tumore

Chiara Pennuti ha raccontato in un podcast la lotta contro il tumore

Laureata in Ingegneria Aerospaziale, nel 2020, mentre lavorava in Germania per un’azienda che costruisce razzi, la sua vita subisce una brusca svolta con la diagnosi di tumore. Tornata in Italia per le cure, si è affidata alle mani dei professionisti dell’Istituto Romagnolo per lo Studio dei Tumori ‘Dino Amadori’ (Irst) di Meldola. "Era nata di domenica e proprio di domenica se n’è andata", ricordano i genitori, Giancarlo e Maria Letizia, insieme alla sorella Beatrice. "Chiara era una persona speciale. Il suo sorriso, il suo spirito ironico, la sua lucidità hanno illuminato anche i momenti più difficili. Amava la montagna, il fiume, il mare e l’avventura. Ma amava anche la partecipazione e il pensiero critico. Era capace di costruire connessioni vere, profonde".

La sua forza andava ben oltre il racconto della malattia: Chiara era impegnata attivamente con l’associazione Luca Coscioni, per il riconoscimento del diritto al fine vita medicalmente assistito per i pazienti affetti da patologie gravi e irreversibili, e collaborava con Minerva, realtà dedicata alla divulgazione scientifica. Era stata anche presidente di EuroAvia, organizzazione europea di studenti dell’aerospazio. Nonostante la malattia, Pennuti non si è chiusa nel dolore. Ha scelto di raccontarsi e di raccontare, dando vita al podcast ‘Una Zebra in Corsia’: otto puntate pubblicate ogni mercoledì, in cui ha dato voce ai pazienti e agli operatori sanitari, creando un dialogo attorno al tema dell’oncoematologia. Una narrazione coraggiosa e originale, nata anche grazie a una raccolta fondi di 15mila euro lanciata su GoFundMe: l’obiettivo era coprire i costi del progetto e, allo stesso tempo, sostenere la ricerca dell’Irst sui tumori rari. Chiara, nonostante il silenzioso incedere della malattia, stava già lavorando alla seconda stagione. "Questo progetto – proseguono i genitori – è stato per lei un modo per trasformare la sofferenza in condivisione e strumento di aiuto per molti. In tanti, tra cui medici e infermieri, ci hanno detto che il podcast è riuscito a dare un punto di vista nuovo sul cancro. Siamo certi che qualcuno raccoglierà il suo testimone".

Pennuti è spirata a casa sua tra le braccia dei familiari, aiutati nelle ultime settimane dal supporto prezioso dell’assistenza domiciliare: "Siamo fortunati ad avere un servizio sanitario che funziona – sostengono con convinzione i suoi cari –. La ricerca sta facendo tanto, ma il cammino è ancora lungo. È fondamentale investire negli studi scientifici e nella prevenzione, perché si possono salvare tante vite". Tra i tanti messaggi di dolore arrivati in queste ore, anche quello di Giada Severi, assessora ai Servizi sociali del Comune di Meldola e amica di Chiara, che la ricorda in un lungo post su Facebook: "Ci siamo conosciute a un banchetto di raccolta firme, complice la nostra passione comune per i diritti civili, condividendo il raggiungimento di grandi traguardi, sempre una alleata dell’altra. Quanta forza mi dava sapere di averti a fianco in questo ingiusto mondo".

L’ultimo saluto alla giovane è previsto per domani, alle ore 15.30, alla camera mortuaria dell’ospedale Morgagni-Pierantoni di Forlì. Sarà un momento di raccoglimento, memoria e testimonianza. Poi il feretro partirà per la cremazione.