
Le due frazioni sono collegate al Comune dalla provinciale 76, che però è franata fin da maggio 2023
Le piccole ma combattive comunità di Civorio e Cigno hanno lanciato una petizione firmata da 60 residenti e indirizzata al sindaco Claudio Milandri, al presidente della Provincia di Forlì-Cesena Enzo Lattuca, al presidente della Regione Emilia Romagna Michele de Pascale e, per conoscenza, al prefetto Rinaldo Argentieri. Obiettivo? Sollevare attenzione sulla provinciale 76, che li collega a Civitella sede del Comune e di tanti servizi essenziali ma è chiusa fin da maggio 2023 a causa delle frane.
Il timore? È ancora vivo il ricordo di "una precedente annosa chiusura che provocò notevoli disagi e rischi agli utenti della strada e danni economici alle aziende, soprattutto agricole, del territorio". Non inserita negli interventi di somma urgenza che il Servizio Infrastrutture viarie della Provincia ha sottoposto al Commissario alla ricostruzione, da maggio 2023 per arrivare a Civitella i residenti devono sobbarcarsi una trasferta di 30 chilometri – se la provinciale 76 fosse aperta sarebbero 15 – passando dalle due provinciali per Spinello e Santa Sofia. Siamo nella terra dei ‘quattro confini’ ribattezzata così perché in poche centinaia di metri Civorio, nel comune di Civitella, confina con Sarsina, Santa Sofia e Bagno di Romagna. Ambienti di alta collina: agricoltori e allevatori vivono abbarbicati in questa parte dell’appennino a cavallo tra la Valle del Savio e il Bidente. I residenti continuano a resistere nonostante le difficoltà, i collegamenti telefonici carenti e la mancanza di manutenzione del territorio costante. Una comunità solidale troppo spesso colpita da frane o nevicate eccezionali, ma sempre più spesso meta di turisti che apprezzano i silenzi, le acque limpide del torrente Borello con la rinomata cascata di Civorio e la cura del territorio ad opera dei bravi volontari della Pro loco.
"Il turismo è in crescita – ci dicono Beniamino Torelli, gestore del rinomato bar ristorante, e Davide Venzi, volontario attivo della Pro loco di cui è stato a lungo presidente – grazie alla presenza della cascata in estate, ma anche di tanti camperisti e motociclisti che ci raggiungono nei fine settimana. Molti proprietari vecchi e nuovi hanno ristrutturato diversi casolari e la richiesta di case in affitto è in aumento".
L’amministrazione comunale ha cercato di fornire risposte con l’installazione di una antenna wi-fi e, a breve, con l’inaugurazione di una area attrezzata per camper, ma pesa il senso di isolamento per lo stato della viabilità comunale e provinciale. "Vogliamo essere messi a conoscenza della programmazione dei lavori necessari al ripristino della viabilità con data certa di riapertura della strada. Se i tempi necessari alla riapertura fossero superiori a uno o due mesi, sollecitiamo la predisposizione di una viabilità alternativa consona a garantire un transito sicuro ai fruitori serviti dalla Sp76. Non da ultimo, garantire il transito per motivi di emergenza".