Civitella, 30 evacuati "Situazione grave ma stabile, tre centri isolati dalle frane"

Il sindaco Milandri: "Basta burocrazia: per liberare le strade ho utilizzato convenzioni sottoscritte con gli imprenditori agricoli per la neve. L’Appennino va curato per salvare la pianura".

Civitella, 30 evacuati  "Situazione grave  ma stabile, tre centri   isolati dalle frane"

Civitella, 30 evacuati "Situazione grave ma stabile, tre centri isolati dalle frane"

"La situazione nelle campagne di Civitella è grave ma stabile". Così l’assessore Francesco Samorani in prima linea da giorni, 15 ore al giorno, nel coordinare le operazioni sul campo per dare una mano agli evacuati e agli sfollati colpiti dall’alluvione. "Mangio e dormo poco perché non riesco ad eliminare le immagini delle famiglie sfollate e i volti di anziani e bambini con le valigie in mano. Prima di salire sull’elicottero mi chiedevano ‘torneremo a casa nostra?’. Un’esperienza dolorosa e formativa che non dimenticherò mai. Per fortuna grazie all’aiuto dei nostri uffici, della Protezione civile e di tanti volontari stiamo risolvendo numerose situazioni critiche grazie anche agli esponenti del governo, a partire dal viceministro alle infrastrutture Galeazzo Bignami arrivato ieri in Val Bidente, all’onorevole Alice Buonguerrieri che risponde sempre a tutte le ore del giorno, senza dimenticare la collaborazione silenziosa ma efficace di Luca Bartolini. A giorni arriveranno uomini e mezzi per aprire il collegamento tra Voltre e Seguno e verso la Bonalda, mentre ieri una squadra dei vigili del fuoco di Forlì con un mezzo da 200 quintali in arrivo da Piacenza hanno aperto un varco verso Seggio - Montevecchio, l’area più sconvolta dalle frane".

Il sindaco Claudio Milandri ha vissuto giorni terribili ma è riuscito, come confermano i suoi più stretti collaboratori, "a tenere la situazione in mano".

"Ci sono ancora 30 evacuati e 3 centri non raggiungibili se non con l’elicottero. Sempre nell’area di Seggio - Montevecchio – precisa il primo cittadino – restano critiche le situazioni delle famiglie Paganelli, Marchi, Trebini e Cantoni, allevatori e agricoltori ai quali dobbiamo trovare anche una soluzione per il cibo e l’acqua per i loro animali. Grazie all’opera dei dipendenti comunali che non si stanno risparmiando, del soccorso alpino, dei Vigili del Fuoco volontari e agli appassionati di enduro sono state raggiunte tutte le persone isolate da Collina a Castagnolo, nel territorio da Voltre a Seguno e Cigno. Il tutto dopo che il Coc aveva mappato tutte le strade e chiamato singolarmente tutte le persone. E’ stato un lavoro di base fondamentale che ci ha ricordato che il comune di Civitella è molto vasto, circa 133km, possiede 87 km di strade comunali in gran parte su terreni argillosi e quindi soggetti a frane, 11 frazioni sparse e numerosi poderi di alta collina. Senza dimenticare in positivo che l’abitato di Cusercoli non è stato allagato grazie ai lavori sul Fosso Calcara e all’aiuto che i dipendenti dell’azienda P2000 ci hanno dato per liberare le luci del ponte di Cusercoli dal legname trasportato dalla piena del Bidente".

Le considerazioni di Milandri vanno però oltre l’emergenza: "La pianura romagnola si salva anche con la manutenzione e la messa in sicurezza dei versanti dell’Appennino. Servono risorse importanti nel futuro anche per garantire servizi adeguati e una viabilità decente se vogliamo che i residenti non abbandonino la campagna. Per dare una mano tangibile ad agricoltori, allevatori e agriturismi basta con i passaggi burocratici inutili. Da parte mia ho utilizzato le convenzioni sottoscritte con gli imprenditori agricoli per sgomberare le strade dalla neve, per farlo ora che occorre liberare le strade da frane e smottamenti. Infine dobbiamo rimodulare i progetti e le risorse che ci sono state assegnate dalla Strategia nazionale aree interne (Snai) vista l’emergenza. Ringrazio infine i donatori e invito i volontari che vogliono darci una mano ad arrivare però attrezzati".

Oscar Bandini