Cna pensa al 2050 "Distretti industriali, ma anche cultura"

L’associazione economica ha presentato al vicesindaco Mezzacapo le proposte per la stesura del nuovo Piano Urbanistico Generale (Pug).

Cna pensa al 2050  "Distretti industriali,  ma anche cultura"
Cna pensa al 2050 "Distretti industriali, ma anche cultura"

La Forlì del 2050 avrà un centro storico capace di produrre cultura e turismo, aree vocate a produzioni manifatturiere di qualità e interconnesse ad alta velocità, con infrastrutture stradali importanti, un polo universitario sempre più intrecciato con il tessuto produttivo locale, un polmone verde culturale in quella che ora è l’area dell’ex Eridania. La cartolina dal futuro è stata spedita al Comune dagli imprenditori di Cna.

Si tratta in realtà di un documento che è stato consegnato all’amministrazione comunale con contributi e proposte in merito al nuovo Piano Urbanistico Generale che si sta definendo in municipio. "La nostra è ‘la città delle imprese’ – afferma Davide Bellini, presidente Cna Area Forlì Città –, un contesto operoso, culturalmente vocato all’imprenditorialità e il cui tessuto produttivo è incardinato sulle micro, piccole e medie imprese. Se questa caratteristica è patrimonio distintivo e forza economico-sociale, non si può prescindere dall’interrogarsi sul come mantenere e alimentare questa caratteristica, i suoi distretti, le competenze e la cultura d’impresa".

Alla presenza anche di Gabriele di Bonaventura (responsabile Cna Costruzioni Forlì-Cesena) e Marco Lucchi (Cna Forlì città), il documento è stato consegnato nelle mani del vicesindaco Daniele Mezzacapo. "Il documento è frutto di un percorso durato più di sei mesi – ha spiegato Di Bonaventura – che ha visto fasi di formazione, discussione ed elaborazione e che ha coinvolto un’ampia platea di imprenditori. Quel che emerge è un documento ricco di spunti, sia in termini di visione, sia in termini di contributi".

Sei i capisaldi della proposta: "La rigenerazione urbana – ha approfondito Lucchi –, la natura imprenditoriale della città, la salvaguardia dei settori produttivi tipici, i collegamenti logistici, anche verso il porto di Ravenna o il nodo ferroviario di Bologna, il ruolo dell’università e infine le aree produttive. Alcuni specifici riferimenti normativi tutti volti ad abbattere la burocrazia e agevolare i progetti virtuosi". All’interno del documento anche quattro proposte per affrontare alcune criticità rilevate. Rivitalizzazione socio-economica del centro storico anche con una riqualificazione delle facciate di case a palazzi. Il recupero di tutta l’area ex Eridania con opportunità ludiche, sportive, didattiche e creative. Una maggiore comunicazione tra università e imprese. Una chiara organizzazione territoriale delle aree produttive individuando diversi distretti, quali mobile imbottito (tra Villanova e Quattro), aerospazio (Ronco e Carpena), nautica (Selva), green (Coriano), logistica (Ronco e Selva), meccatronica (Selva).

"Ringrazio Cna per questo importante contributo – ha affermato Mezzacapo –, il primo documento scritto con proposte concrete per la definizione del Pug. Condividiamo gran parte di quanto scritto e ne faremo tesoro nel prosieguo dei lavori".

Matteo Bondi