
Il consiglio direttivo della nuova cooperativa di comunità che conta già 60 iscritti a Premilcuore
Dopo una lunga gestazione, fatta di incontri, discussioni e riunioni, è nata finalmente a Premilcuore la Cooperativa di comunità ‘Vivi Premilcuore’, con tanto di statuto legale formalizzato nello studio del notaio forlivese Alessandro Torroni. La presidente della nuova cooperativa è Debora Fabbrica, da anni impegnata nelle attività sociali e nella vita del paese, madre di un figlio di 16 anni e da un anno assessore comunale con delega a volontariato, rapporti con le associazioni, sport-caccia-pesca, welfare, Acer e sanità.
L’affiancano nel consiglio direttivo Manuele Bacchi, come vice presidente, e i consiglieri Cinzia Leoni, Martina Romualdi, Simona Guidi, Gianluca Bagnuolo e Stefano Mengozzi. Alla nuova cooperativa di comunità, aderente a Confcooperative Romagna, si sono già iscritti 60 soci. Commenta la neo presidente Fabbrica: "La Cooperativa non ha scopo di lucro e, dato l’isolamento, lo spopolamento, la scarsa capacità di attivazione del mercato del lavoro, la limitata presenza di attività economiche e la presenza di patrimonio edilizio inutilizzato della comunità di Premilcuore, persegue il fine della rigenerazione economica, ambientale e sociale, dello sviluppo, della valorizzazione e della massimizzazione del benessere collettivo di questo territorio vulnerabile. Inoltre, cercherà di valorizzare le risorse territoriali, le competenze, le vocazioni e le tradizioni culturali della comunità di Premilcuore, con l’obiettivo di soddisfare i suoi bisogni, migliorando la qualità sociale ed economica della vita di chi la abita e vi opera e di favorire le condizioni per contribuire all’aumento della popolazione residente, di nuove attività economiche e di nuove opportunità lavorative e di reddito".
Pertanto, la società opera nell’interesse generale della comunità, ispirandosi a criteri di sostenibilità e sviluppo integrato del territorio, promuovendo forme di coinvolgimento dei soggetti appartenenti alla comunità interessati alle attività della cooperativa, rafforzando la dimensione comunitaria.
Poi la nuova presidente passa alle cose pratiche per cui si è formata la cooperativa di comunità, di cui vi sono esempi anche in altri piccoli paese del territorio, fra cui quella della vicina San Zeno: "Per ora gestiremo il distributore di carburante (a rischio chiusura, come è già avvenuto nel versante toscano di San Godenzo), la riserva di pesca e la gestione del rifugio Poggio Cavallaro. Ma abbiamo tante idee per migliorare quello che c’è già e per intraprendere nuove iniziative nel settore turistico, ambientale e sociale".
Quinto Cappelli