Cooperativa di comunità: incontro a Portico

Domani l’assemblea pubblica per discutere del futuro e di come contrastare lo spopolamento e la chiusura dei servizi

Cooperativa di comunità: incontro a Portico

Cooperativa di comunità: incontro a Portico

di Quinto Cappelli

Si terrà domani sera a Portico, alle ore 21, presso il teatro comunale Iris Versari di Portico, un incontro pubblico con la popolazione, per presentare il progetto ‘Cooperativa di Comunità’, rivolto ai paesi dell’alta valle del Montone. Oltre ai cittadini, il Comitato promotore, formato da cittadini, imprenditori e manager, ha invitato anche l’amministrazione comunale.

La continua chiusura di servizi pubblici e privati, come la banca e i negozi essenziali (per esempio, gli alimentari); la chiusura lo scorso gennaio nella frazione di Bocconi del bar ristorante La Beccona, che ha lasciato completamente sguarnito il paese, non solo di un servizio, ma anche di un punto di riferimento; lo spopolamento continuo dei paesi e della montagna, la denatalità oppure l’arrivo di immigrati, che appena integrati nel lavoro e nelle comunità se ne vanno altrove e spesso in città. Insomma, tutti questi e altri problemi hanno allarmato un gruppo di cittadini che vorrebbero proporre la costituzione di una Cooperativa di comunità per dare qualche risposta concreta e di prospettiva a quelli che hanno ancora il coraggio di restare in montagna e ai pochi (ma il segnale è interessante) che cercano di ritornare.

L’ultima chiusura del bar ristorante La Beccona, per una complessa serie di motivi economici, sociali e personali, ma non per mancanza di lavoro, ha scosso le piccole comunità dell’alta valle del Montone, perché sta facendo capire ai più lungimiranti che, se non s’interviene in tempo con iniziative importanti e strutturali, i paesi saranno sempre più poveri di risorse umane. Di qui la Cooperativa di comunità come una (non la sola) delle risposte possibili più concrete per tentare di ridare una boccata d’ossigeno alla vita sociale dell’alta valle del Montone, non solo per mantenere vivi i paesi per chi ci abita, ma anche per quelli che li frequentano come turisti o come amanti della natura, dell’ambiente, del fiume, dei boschi, dei sentieri. In una parola: senza vita per gli abitanti della collina e della montagna, non ci sarà vita neppure per chi della collina e della montagna vorrà usufruirne.