Corazza incontra il Papa "Siamo tenaci, ma l’alluvione è un’altra prova pesante"

All’assemblea Cei, Francesco ha ascoltato i vescovi della Romagna colpita dal maltempo (anche quello di Faenza-Modigliana). Mons. Livio: "Abbiamo bisogno della sua preghiera".

Corazza incontra il Papa  "Siamo tenaci, ma l’alluvione  è un’altra prova pesante"

Corazza incontra il Papa "Siamo tenaci, ma l’alluvione è un’altra prova pesante"

Il vescovo di Forlì-Bertinoro mons. Livio Corazza ha salutato Papa Francesco e gli ha potuto raccontare quanto sta vivendo in queste ore la comunità forlivese e tutta la diocesi. All’incontro, avvenuto lunedì in Vaticano a margine dell’apertura dei lavori della 77ª assemblea generale della Cei, erano presenti anche il cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna, presidente della Cei e dei vescovi emiliano-romagnoli. Oltre che, ovviamente, altri vescovi delle zone alluvionate.

Dopo aver ascoltato il racconto del dramma che stanno vivendo le persone, e appreso dei tanti gesti di solidarietà messi in campo, il Papa ha espresso la sua vicinanza alle popolazioni colpite dall’alluvione e ha chiesto a mons. Corazza e agli altri vescovi di portare la sua partecipazione alle comunità assicurando la personale preghiera. "Ho detto al Papa anche quanto sono tenaci i romagnoli – racconta il vescovo di Forlì-Bertinoro, che resterà in Vaticano per la Cei fino a venerdì – ma che le prove si stanno ripetendo pesanti e molto spesso, e abbiamo bisogno della sua preghiera e vicinanza". Insieme a mons. Corazza e al cardinal Zuppi hanno salutato il Papa anche mons. Lorenzo Ghizzoni (arcivescovo di Ravenna-Cervia) e i vescovi Giovanni Mosciatti (Imola) e Mario Toso (Faenza-Modigliana).

All’inizio dell’assemblea Zuppi ha raccontato quanto accaduto con il nubifragio e le alluvioni, le varie situazioni di difficoltà vissute dalle popolazioni. "Al Papa – hanno affermato i vescovi al termine del saluto – abbiamo espresso la nostra gratitudine per il suo messaggio di solidarietà dei giorni scorsi. Gli abbiamo detto che abbiamo accolto il suo stimolo per un’ulteriore riflessione sul rispetto del creato e la custodia della casa comune". Papa Francesco già nei giorni scorsi aveva inviato un telegramma al cardinale Matteo Zuppi, ringraziando tutti coloro che si stanno adoperando per portare soccorso e alleviare ogni sofferenza, e tutte le comunità diocesane per la manifestazione di comunione e fraterna solidarietà alle popolazioni più provate. Anche domenica, al termine dell’Angelus, il Papa ha rinnovato di cuore la sua vicinanza all’Emilia-Romagna.

Alessandro Rondoni