GIANCARLO AULIZIO
Cronaca

Dal Politecnico a Modigliana. Un team ha accolto i bisogni dei cittadini, inclusi i bambini

La docente Zanelli: "Dopo gli eventi che hanno toccato il paese è evidente che serve più adattività". Tra le proposte anche uno spazio per la collettività e paratie temporanee.

La docente Zanelli: "Dopo gli eventi che hanno toccato il paese è evidente che serve più adattività". Tra le proposte anche uno spazio per la collettività e paratie temporanee.

La docente Zanelli: "Dopo gli eventi che hanno toccato il paese è evidente che serve più adattività". Tra le proposte anche uno spazio per la collettività e paratie temporanee.

Il gruppo di ricercatori e professori del Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle costruzioni e ambiente (Dabc) sulla Resilienza dei territori o alluvionati dell’Emilia-Romagna del Politecnico di Milano, è ritornato a Modigliana, nelle giornate di ieri e l’altro ieri, per la missione ‘ReFloat-ER: Resilient reconstruction of FLOoded Apennines territories of Emilia Romagna’, nell’ambito della convenzione quadro 2023-27 tra il Comune di Modigliana e il dipartimento Dabc. E’ così ripreso il dialogo con i cittadini iniziato dopo gli eventi alluvionali del 2023, con un aggiornamento sulle iniziative condotte nel 2024.

Il gruppo di ricercatori e professori del PoliMi, di cui fa parte la docente, architetta modiglianese Alessandra Zanelli, si è messo a disposizione per raccogliere le istanze dei cittadini e di tutti gli operatori del territorio per valutare le opportunità che possono scaturire dalla necessità di superamento dello stato di emergenza. "Occorre consapevolezza – ha spiegato Zanelli – che i cambiamenti climatici impongono nuove strategie di adattività e una maggiore consapevolezza dei rischi e della preparazione agli eventi calamitosi che dovrebbe essere estesa a tutte le fasce della popolazione".

Il gruppo del Politecnico ha cercato suggerimenti dai bambini e dagli adulti per uno spazio collettivo per aiutare ad accrescere il senso di comunità di chi è rimasto. "I bambini – riferisce la docente – sono apparsi molto consapevoli della vulnerabilità del loro territorio e dei rischi che si corrono e hanno dato suggerimenti sullo spazio collettivo di ritrovo per tutti che può essere all’aperto, poi ci vorrebbero paratie temporanee per l’acqua alta e più giochi per loro. Vorrebbero ballare in piazza Matteotti, ma ci sono le macchine. Mentre alcuni adulti lo spazio collettivo lo vorrebbero in alto, in piazza Pretorio, altri in basso dove c’è il Conad. Il nostro scopo è di aiutarli a mettersi d’accordo".

La giornata di ascolto di lunedì è stata dedicata con successo a dar voce ai cittadini, alle loro idee e alle loro aspettative sui seguenti temi: uno spazio collettivo per Modigliana; processo di ricostruzione e di valutazione dei danni; preparazione per eventuali futuri eventi estremi. Ci sono stati sopralluoghi sullo stato della ricostruzione delle infrastrutture critiche come il Ponte della Signora, lungofiume in paese; cantiere del Ponte di Ca’ Stronchino, visita al cantiere della Riva della Pappona. Nel pomeriggio nella sala Bernabei si è ascoltata la voce dei cittadini e alla fine sono state illustrate le iniziative condotte da PoliMi nel 2024. E’ seguita la turnazione dei quaranta partecipanti alle quattro stazioni di ascolto e i lavori alla mappa del territorio resiliente. Mentre ieri si è svolto l’incontro con l’ufficio tecnico del comune poi le visite: alla Rocca dei Conti Guidi; alla Filanda; all’ex - cinema e all’edificio pericolante del ‘Casone’.

Giancarlo Aulizio