Sono numerosi gli enti pubblici e privati che si sono attivati per offrire un aiuto concreto ad aziende e cittadini che hanno subito danni a causa dell’alluvione. Il Comune di Forlì ha reso noto ieri come ottenere il ‘contributo di autonoma sistemazione’ (Cas) per i cittadini che hanno dovuto abbandonare le proprie case e che hanno trovato un alloggio alternativo presso parenti o amici, in roulotte o camper.
Per presentare la domanda è necessario avere la residenza anagrafica e la dimora abituale nell’abitazione sgomberata alla data di inizio degli eventi calamitosi, come risulta dal certificato storico dello stato di famiglia. La domanda va presentata entro il 30 giugno su apposito modulo definito dalla Regione presso il Comune dove si trova la casa sgomberata.
Come va compilato il modulo? A Forlì, si può contattare il numero 0543.712173. Il Comune di Meldola ieri ha messo a disposizione il numero 0543.499450 dell’ufficio servizi sociali, ma a breve ogni municipio dovrà diffondere informazioni utili. Per assistenza alla compilazione sono a disposizione anche diversi Caf convenzionati.
Gli importi previsti ogni mese dal Cas sono di 400 euro per nuclei familiari composti da una sola persona; 500 euro per due; 700 euro per tre; 800 per quattro; 900 per cinque o più. Il contributo viene aumentato di 200 euro per ogni componente del nucleo familiare di età superiore a 65 anni, oppure in caso di persona con disabilità o con invalidità non inferiore al 67%. I soldi vengono erogati fino alla revoca dell’ordinanza di sgombero, oppure fino a che non si siano realizzate le condizioni di agibilità per il rientro in casa o, infine, fino a che si sia provveduto ad altra sistemazione stabile e comunque non oltre la scadenza dello stato di emergenza. Il modulo è scaricabile all’indirizzo https:www.comune.forli.fc.it.
Anche molti privati si stanno dando da fare per mettere soldi a disposizione di singole categorie o di tutta l’economia locale. Il gruppo Marcegaglia, per esempio, ha deciso di devolvere un milione di euro per sostenere sia i territori dell’Emilia-Romagna, sia i propri dipendenti. Tra questi ci sono certamente quelli dello stabilimento di Villa Selva che abbiano subìto danni gravi alla propria abitazione, auto o a entrambe.
In campo anche le associazioni di categoria: "Cna ha stanziato un contributo economico straordinario – spiega Lorenzo Zanotti, presidente provinciale – sia per i danni diretti che per quelli indiretti e aiuteremo coloro che hanno subìto conseguenze pesanti dall’alluvione". "Dalla nostra sede di via Pelacano, in una delle aree più colpite – aggiunge il direttore Franco Napolitano – possiamo ben dire che è stato fatto un lavoro prezioso in tempi rapidissimi. L’auspicio è che il clima di collaborazione e buona volontà, mettendo davanti a tutto il senso di responsabilità e il bene collettivo, evitando polemiche poco utili, possa contraddistinguere anche la fase della ricostruzione che, come tutti, ci auguriamo sarà più rapida possibile".
"Le Fondazioni regionali di origine bancaria – dichiara Francesco Profumo, presidente di Acri
– hanno stanziato 1,5 milioni di euro e si sono attivate per contribuire alle prime necessità delle popolazioni coinvolte". Il gruppo Intesa SanPaolo, invece, ha stanziato 2 miliardi di euro per famigli e imprese colpite dal maltempo. Un plafond di 500 milioni è già operativo per il ripristino delle strutture danneggiate a condizioni agevolate. Una risposta immediata a sostegno delle popolazioni colpite dall’alluvione arriva anche dalle Bcc dell’Emilia-Romagna: i due Gruppi Bancari Cooperativi (Gruppo BCC Iccrea e Gruppo Cassa Centrale, che raccolgono le 9 banche di credito cooperativo presenti su tutto il territorio regionale) aderenti alla Federazione hanno stanziato rispettivamente 300 e 200 milioni come primi plafond a sostegno dei territori colpiti.
Gianni Bonali