
L’assessora allo sviluppo economico Casara: "Mi preoccupano instabilità e paura riguardo a una cosa che potrebbe non essere così impattante".
Sono giorni di grande fibrillazione sui mercati internazionali, con l’introduzione dei dazi da parte degli Usa, il calo delle borse fino alla speranza dovuta alla ‘pausa’ annunciata ieri da Donald Trump.
Paola Casara, assessora con delega alla politiche per lo sviluppo economico, come ha accolto la scelta dei dazi?
"La mia sensazione è che bisogna avere sangue freddo e stare molto calmi".
Cosa che sembra non avvenire considerando che le borse internazionali, tra cui anche quella italiana, hanno subìto perdite a doppia cifra percentuale in pochissimi giorni.
"Infatti, adesso la cosa che preoccupa di più non è tanto il fattore dazi, ma l’instabilità dei mercati che sembra travolgere ogni cosa. Per questo penso che sia nostro compito non alimentare le paure delle persone riguardo a una cosa che potrebbe, in realtà, non essere così impattante".
I dazi al 20% sui prodotti importati dall’italia e, quindi, anche dalle nostre aziende non sono impattanti?
"Sicuramente lo sono per alcuni, ma non per tutti. Bisogna considerare che, stando ai dati della Camera di Commercio, il mercato statunitense vale circa l’8% per l’export delle aziende della provincia. Sono costi che verranno riversati sui consumatori americani. Ci sarà quindi un’alterazione del mercato, ma sono cose che devono essere valutate nel tempo. Mentre ora si sta speculando in borsa, senza dati reali alla mano".
È percorribile la strada di trovare altri mercati in compensazione di quello a stelle e strisce?
"Sempre i dati della Camera di Commercio ci dicono che le nostre aziende stanno già guardando ad altri mercati. Ci sono statistiche che parlano di forte crescita verso molti paesi di un’area sempre più vasta, per esempio la Turchia, ma anche stati africani. In Arabia Saudita abbiamo esportato con un incremento del 27%, ma anche l’1% nei confronti di un mercato sterminato come l’India è molto interessante".
Come pensa che si evolverà la situazione?
"Come dicevo, dobbiamo tenere i nervi saldi e concentrarci sugli aspetti positivi, non solo sui dazi Usa".
Come valuta l’operato del Governo in questo caso?
"Penso che si siano mossi bene e prontamente. Nei giorni scorsi hanno già incontrato le categorie di rappresentanza delle aziende, mentre già nei mesi passati si è investito nei confronti di altri mercati, non solo quello americano, proprio nell’ottica di poter aprire e differenziare le zone di riferimento dove poter vendere i nostri prodotti. Non credo nella guerra dei dazi, ma nell’approccio diplomatico per cercare di venire a capo di questa situazione".
Non sembra essere molto preoccupata dai dazi americani?
"Non vedo una situazione così preoccupante, a volte si esce anche più forti dalle difficoltà che si incontrano. L’unico timore è la speculazione e l’incertezza dei mercati, più che la reale consistenza dei dazi americani".
Matteo Bondi