SOFIA NARDI
Cronaca

De Pascale ‘apre’ al Ridolfi: "Marconi ormai vicino al punto di saturazione"

Sabato il governatore era ospite di Cna: parole ben diverse da Sadegholvaad. La proposta di Enac (che fa arrabbiare Rimini) partiva dallo stesso concetto.

Sabato il governatore era ospite di Cna: parole ben diverse da Sadegholvaad. La proposta di Enac (che fa arrabbiare Rimini) partiva dallo stesso concetto.

Sabato il governatore era ospite di Cna: parole ben diverse da Sadegholvaad. La proposta di Enac (che fa arrabbiare Rimini) partiva dallo stesso concetto.

Lo scalo di Forlì e quello di Rimini possono coesistere o il primo è destinato a soccombere? Il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad nei giorni scorsi ha preso posizione contro un eventuale accordo tra il Marconi e il Ridolfi ("aiuto del Governo", un "goffo tentativo" con una "sospetta filiera politica"). Mentre il presidente della Regione Michele de Pascale ha detto più volte di avere un’idea ben diversa, ribadita anche sabato proprio a Forlì, all’ex asilo Santarelli, dove era ospite del rinnovo delle cariche provinciali di Cna.

"La domanda dalla quale partire – ha riflettuto il governatore davanti a un rilevante pezzo del mondo economico forlivese e cesenate – è quale sia il massimo di crescita che Bologna può avere. Perché è chiaro che finché Bologna ha margine di crescita, una compagnia la sceglierà: lì ci sono gli interscambi e perciò tutti gli aerei che atterrano al Marconi saranno sempre più pieni degli altri. Il fatto, però, è che secondo noi è ormai vicino alla sua saturazione". Da questo presupposto partiva anche il presidente di Enac Pierluigi Di Palma.

De Pascale ha poi citato proprio Rimini, ribadendo come – Bologna a parte – il Fellini sia quello che sta crescendo di più, mentre Forlì e Parma vivono una situazione di difficoltà. Però il governatore si è detto convinto che "nel futuro dell’Emilia-Romagna ci sia posto anche per gli altri due, e non per spostare i carrarmati del Risiko, ma perché forse grazie a questi scali sarà possibile ambire a passare da 10 milioni a 20 milioni di passeggeri annui". Il rimando ironico al popolare gioco da tavolo sembra un chiarimento delle parole di Di Palma, che aveva infatti alluso alla possibilità che il Ridolfi, qualora diventi partner del Marconi, accolga alcuni voli originariamente programmati nel capoluogo regionale. Ma non si sta giocando a Risiko, in ballo ci sono obiettivi più seri e importanti.

E ha parlato poi di uno "studio": "Abbiamo chiesto di fare delle verifiche puntuali. Se un’infrastruttura non è sostenibile nel lungo periodo, non si può pensare di fare investimenti. L’intervento della Regione non può ripianare delle perdite: i soldi dei cittadini bisogna rispettarli". Il governatore, poi, sottolinea un aspetto che Sadegholvaad non aveva considerato: "Forlì ha un polo dell’interspazio unico, che rappresenta un pezzo di economia regionale strategica e va oltre i passeggeri che atterrano". Un punto in più per il Ridolfi, che infonde ottimismo in de Pascale: "Anche per questo, io penso che lo studio ci dirà che lo spazio per il Ridolfi c’è, e in quel caso dobbiamo chiamare a uno sforzo tutto il sistema regionale per percorrere quella strada. E dovremo farlo grazie a una grande alleanza tra amministrazioni, Regione, istituzioni dello Stato e sistemi associativi". Insomma, un appello netto a superare i localismi e le rivalità, in favore di un’autentica ottica di sistema.

Del resto, lo stesso Sadegholvaad è tornato a parlare dei rapporti con Forlì martedì, presso la Fiera di Rimini. Stavolta con toni distensivi. "Rimini e Forlì devono essere alleate e non pestarsi i piedi. Sono convinto che con Zattini si può tornare a lavorare insieme per il bene di Rimini, di Forlì e di tutta la Regione. Non vedo l’ora di incontrarlo".