"Deciso a dimettermi subito Meglio un commissario"

"Deciso a dimettermi subito  Meglio un commissario"

"Deciso a dimettermi subito Meglio un commissario"

Alessandro Galeotti lei è il candidato sindaco di una lista senza nome e senza simbolo. Come spera di intercettare i voti dei cittadini?

"‘Senza nome e senza simbolo’ sono la migliore rappresentazione del mio programma di commissariamento. Galeata è l’avanguardia di quello che avverrà a livello nazionale: Pd diviso in due liste che con queste elezioni si giocano la segreteria. Il problema non è la divisione, il problema è il Pd che è solo un gruppo di interesse erede di uno zoccolo duro di voti. Poi c’è la destra delusa (a Galeata), abituata a perdere e timorosa. In questo contesto si sono messe in campo due candidate di basso livello e un tecnico. Chi si informa e ragiona, considererà che buttare un anno da commissariati per evitarne 5 di basso livello è una opzione".

Lei è stato il primo a chiedere un confronto tra i candidati, ma l’appuntamento è saltato così come quello richiesto da Ferretti. Perché?

"Per calcolo. Sembra che non siano preparate per un dibattito, saranno anche state consigliate a non partecipare. Peccato per Galeata, che di certo ci avrebbe solo guadagnato a conoscere i candidati in contradditorio. Le giustificazioni rilasciate sono carine, ma spero che non arrivino anche in consiglio assenze giustificate come a scuola".

Conferma che il suo programma in caso di vittoria rimane quello con cui si è presentato, ovvero immediate dimissioni da sindaco, arrivo del commissario e nuove elezioni tra un anno?

"Confermo. E ogni giorno rifletto se il commissariamento possa essere il meglio per Galeata. E’ il meno peggio. Meglio un anno buttato che 5 anni di nulla. Due degli altri 3 ‘programmi’ elettorali sono riflessioni generiche. Il terzo è narrativa di quanto fatto dall’amministrazione uscente con ovvia promessa di continuità futura".

Se diventasse sindaco quale sarebbe per lei la priorità delle priorità?

"Nel passaggio di consegne al commissario prefettizio, darei priorità a risolvere la mancanza del responsabile dei servizi tecnici che è andato in pensione senza passaggio di consegne. La soluzione interna non è fattibile, occorrerà attingere dalle graduatorie e occorre tempo. Non è infattibile traghettare l’ufficio per un anno con una buona consulenza esterna. Idealmente dovrebbe essere proprio l’ex responsabile, ora candidato. L’alternativa è promuovere un ufficio unificato con Santa Sofia e Civitella. Valbonesi aveva proposto l’unificazione del servizio, ma non se ne fece nulla".