I vini romagnoli sono i migliori d’Italia. Questo il risultato dell’evento enogastronomico "Romagna contro il resto d’Italia" che si è concluso venerdì sera presso il ristorante ‘Il Giardino dei sapori’ di via Decio Raggi. La terza serata ha proposto la sfida tra le cantine del luogo e i vini delle regioni del sud del Paese, degustati in abbinamento con tre piatti: antipasto, primo e secondo, preparati dalla cucina del locale. Un ciclo di incontri che ha visto, in precedenza, anche le sfide con i vini del nord e del centro della penisola: tutte vinte dalla Romagna.
La degustazione è stata fatta alla cieca: i partecipanti non conoscevano infatti i vini che assaggiavano e dovevano assegnare un voto di preferenza ai prodotti contrassegnati da un numero. La cena ha messo a confronto due bollicine abbinate all’antipasto, due vini bianchi con il primo piatto e due rossi con la seconda portata. Per ogni degustazione si sono contate le preferenze assegnate e quindi il vino e la cantina vincitrici con il premio di miglior prodotto e di miglior abbinamento con il cibo. Partecipavano normali clienti ma anche qualche esperto, come produttori e sommelier.
"Serate molto apprezzate dai clienti – spiega Gabriella Moscatelli, organizzatrice e contitolare del ristorante (nella foto, lo staff) – con i piatti tipici della cucina romagnola curati da mia figlia Samantha che sta mettendo in pratica i segreti imparati dalla nonna". Il sommelier Gilli Coffi Degboe è stato il narratore delle storie enologiche dei vini presentati, con alcuni produttori presenti, insieme ad appassionati e a clienti curiosi di gustare le specialità culinarie abbinate ai prodotti delle migliori cantine italiane.
Il sangiovese rosé brut della ‘Cantina Bacana’ di Villa Vezzano, a Brisighella, ha prevalso, nella sezione abbinata agli antipasti, sul rosato extra dry ‘Anima nera’, vitigno aglianico, della zona di Benevento, mentre nei vini che hanno accompagnato i primi piatti ‘Anghingò’ della cantina Leone Conti di Faenza, da vitigno ruggine, ha battuto il vino bianco calabrese ‘Efeso’ della tenuta Rosaneti. Infine nei rossi, vittoria del sangiovese superiore ‘Don Pasquale’ del Podere Palazzo di Cesena sul prodotto dell’azienda agricola pugliese ‘Vallone’.
"Con queste iniziative intendiamo far conoscere e promuovere i vini romagnoli, che esprimono una qualità che non ha nulla da invidiare a quelli delle altre regioni italiane – precisa Gabriella Moscatelli – e valorizzare la professionalità delle cantine locali". Nei prossimi mesi sono in calendario altri appuntamenti: la sfida con i vini passiti e con quelli delle isole. "Noi sommelier – spiega Gilli Coffi Degboe – siamo un tramite tra il produttore e il cliente che deve bere poco, bene, spesso e mai da solo".
Gianni Bonali