VALENTINA PAIANO
Cronaca

Dialogo aperto tra generazioni: "Genitori, siate più comprensivi"

Gli studenti della scuola di Bertinoro si sono interrogati sul loro rapporto quotidiano con mamma e papà "Basta con le stesse domande, sono faticose e interminabili. Lasciateci vivere con leggerezza la nostra età".

Gli studenti della scuola di Bertinoro si sono interrogati sul loro rapporto quotidiano con mamma e papà "Basta con le stesse domande, sono faticose e interminabili. Lasciateci vivere con leggerezza la nostra età".

Gli studenti della scuola di Bertinoro si sono interrogati sul loro rapporto quotidiano con mamma e papà "Basta con le stesse domande, sono faticose e interminabili. Lasciateci vivere con leggerezza la nostra età".

Dicono che noi adolescenti non amiamo parlare soprattutto con gli adulti, in generale, ed i genitori in particolare. Ma se provaste a mettervi nei nostri panni siamo sicuri che anche voi, come noi, trovereste difficoltà a rispondere alle ripetute domande che spesso, soprattutto voi genitori, quotidianamente ci ponete. Noi abbiamo provato a fare un elenco di quelle più comuni e ripetitive con le risposte che, solitamente, diamo ma anche con quelle che vorremmo darvi. Questo articolo è stato scritto da noi ragazzi della classe 1ªD per rendere partecipi i genitori del nostro stato d’animo, in quanto spesso veniamo sgridati per le risposte ’poco gradite’ che diamo alle loro estenuanti domande. Eccone alcune: "Cosa hai fatto oggi a scuola?". "Niente". Questo, in realtà, significa che mi hanno interrogato sette volte, ho preso cinque note e ho fatto tre verifiche.

"Perché non leggi mai un libro?". "Boh". Questo significa che fino a tre secondi fa stavo leggendo, ma tu sei entrato proprio nel momento in cui stavo guardando la tv. "Perché stai sempre al telefono?". "No, non è vero!!". Questo significa che tu vedi solo quando sono al telefono e di conseguenza mi rimproveri; tuttavia quando leggo un libro non mi dici nulla. "Perché non metti mai a posto?". "Perché ho già messo a posto prima che entrassi nella mia camera!". In realtà noi vorremmo rispondere ponendo esattamente la stessa domanda. "Com’è andata a scuola?". "Tutto bene". La risposta che vorremmo invece dare è: "Ho preso un richiamo, una nota, c’è stata una rissa e mi sono fatto un mega livido nel sedere". "Perché non mangi?". "Perché non mi piace, però lo assaggio". A dire il vero vorremmo rispondere che non lo mangio perché avevi detto che avresti preparato un’altra cosa, molto più appetitosa. "Stai studiando?". "Sì, ovvio che stia studiando!". A dire il vero la risposta, più plausibile potrebbe essere: "No, sto volando sulla Luna". Quando è da un minuto che guardi la televisione: "È da troppo tempo che guardi la tv!". "Ma…": se tu mi vedi alla tv non vuol dire che sono qui attaccato da più di due ore! "Perché al posto di rilassarti non mi aiuti a sistemare la casa?". A questa domanda, generalmente, noi rispondiamo così: "Va bene, adesso vi aiuto". In realtà vorremmo darvi come risposta un’altra. Vorremmo dirvi che oggi abbiamo avuto tre verifiche, due interrogazioni e sono tutte andate malissimo e vorremmo solo essere lasciati in pace.

"Perché non ci fai conoscere i tuoi amici?". In realtà ecco come rispondiamo: "Perché sono dei criminali, sono stati in carcere cinque anni e potrebbero rapirti appena ti vedono e venderti al mercato nero". Queste sono solo alcune delle interminabili domande che giornalmente ci ponete. Se anche noi iniziassimo a rivolgervi qualche quesito? Voi come reagireste? Potremmo, ad esempio, chiedervi perché quando puliamo la nostra camera non entrate mai e quando invece decidiamo di riposarci un po’ guardando il telefonino o semplicemente stando distesi sul letto voi lo notate subito? Oppure perché quando i nostri amici ci scrivono voi, prontamente, ci chiedete cosa stiano dicendo e invece quando lo fanno i vostri colleghi non possiamo sapere niente? Non è una gara a chi fa più domande, ma vorremmo poter vivere con più leggerezza le nostre giornate senza dover dare troppe risposte impegnative.

Per tutti i genitori che leggeranno quest’articolo: speriamo che possiate essere più comprensivi nei riguardi dei vostri figli. Provate a non farci sempre le stesse domande ogni giorno perché, talvolta, sono davvero stancanti e pesano sulle nostre giornate spesso già faticose e interminabili. Ricordate, però, che nonostante le vostre strane e incomprensibili domande, vi vorremo sempre un mondo di bene e, sicuramente, quando saremo adulti vi ringrazieremo anche per avercele fatte!

classe 1ªD