REDAZIONE FORLÌ

Documenti e studi, ecco il 35° numero della rivista

Domani la presentazione alle 10,30 al Teatro Verdi con sei contributi sulla storia cittadina. Il sindaco: "Una vera istituzione per Forlimpopoli".

Una passata edizione

Una passata edizione

La presentazione del XXXV volume della rivista ‘Forlimpopoli Documenti e Studi’ si terrà domani mattina alle 10,30 al Teatro Verdi. A illustrare i contenuti del volume sarà Michele Pistocchi, storico e autore di numerosi saggi e libri, curatore della collana editoriale ‘Le Vite dei Cesenati’ e consigliere di ‘Italia Nostra’ sezione di Cesena. A tutti gli intervenuti verrà consegnata in omaggio una copia. L’ingresso è libero e aperto a tutta la cittadinanza. Sei i contributi presenti in questo 35° numero della rivista: Lorenzo Aldini - Le mura di Forlimpopoli, Silvano Bedei - Il Giudice economico di Forlimpopoli al tempo dei papi Gregorio XVI e Pio IX, Ruggero Benericetti - Note su Forlimpopoli ed il suo territorio nella prima età comunale (sec.XII). L’apporto delle carte ravennate, Luciana Cacciaguerra - Forlimpopoli nel 1866. Dati emergenti dai primi registri di Stato Civile, Franco Dell’Amore - Spettacoli teatrali e balli popolari a Forlimpopoli 1806 - 1859, Franco Zaghini - Fake news rufilliane.

"La rivista ‘Forlimpopoli Documenti e Studi’ – sottolinea la sindaca, Milena Garavini – è una vera istituzione della città di Forlimpopoli e ne rappresenta da tempo la sua identità. Per questo teniamo non solo a preservarla, ma anche a valorizzarla e diffonderla. Rivolgiamo un grande ringraziamento a tutta la redazione e a coloro che la alimentano con i loro contributi".

Il primo numero della rivista venne presentato nel dicembre 1990. Ne fu ideatore il maestro Tobia Aldini, allora direttore del Museo Civico Archeologico, che portò avanti questo impegno con dedizione e con quella passione che ha connotato sempre tutta la sua attività di ricercatore e studioso. Il progetto era quello di contribuire alla conoscenza e valorizzazione del patrimonio archeologico, artistico, monumentale, storico e delle tradizioni della città. Questo è stato ed è possibile grazie anche all’impegno di una settantina di ricercatori che hanno prodotto circa 300 articoli nell’arco di 35 anni.

Matteo Bondi