REDAZIONE FORLÌ

Dramma post operazione agli occhi Domani l’autopsia sulle pazienti

Gabriella Cimatti, forlivese di 81 anni, è deceduta all’Ospedale di Cona dopo un intervento oculistico. Ventidue gli indagati, dai chirurghi che hanno eseguito gli interventi ai sanitari che le hanno avute in carico. .

Dramma post operazione agli occhi  Domani l’autopsia sulle pazienti

Dramma post operazione agli occhi Domani l’autopsia sulle pazienti

Dai chirurghi che hanno materialmente eseguito gli interventi fino a tutti gli infermieri e sanitari che hanno avuto in carico le due pazienti decedute tra giovedì e venerdì scorso all’ospedale di Cona dopo un’operazione nel reparto di Clinica chirurgica oculistica. Sono saliti a 22,a Ferrara, i nomi iscritti nel registro degli indagati dal pubblico ministero Andrea Maggioni in vista dell’autopsia, fissata per domani a mezzogiorno. L’accertamento medico legale, che la procura affiderà a Giambattista Golè di Torino, sarà un passo decisivo per individuare le cause del decesso di Gabriella Cimatti, 81enne di Forlì e Mara Cremonini, 70enne di San Pietro in Casale (Bologna).

Le due pazienti, lo ricordiamo, sono morte tra giovedì e venerdì dopo essersi sottoposte a un intervento oculistico in regime di day surgery con anestesia totale. La prima era entrata in sala operatoria la mattina, la seconda al pomeriggio. Poco dopo il termine dell’intervento, entrambe le donne sono decedute in circostanze e con sintomatologie analoghe (fame d’aria e arresto cardiaco). Il cuore di Cimatti si è fermato non molto tempo dopo il risveglio dall’anestesia, mentre quello di Cremonini ha cessato di battere nelle prime ore del giorno successivo. L’inchiesta per duplice omicidio colposo, coordinata dal pubblico ministero Andrea Maggioni, è scaturita da una segnalazione dell’azienda sanitaria arrivata in procura lunedì scorso, cioè a quattro giorni dal primo decesso. Le prime risposte a cui l’inchiesta dovrà trovare una risposta è se ci sia un nesso tra l’operazione chirurgica e il decesso e se ci siano stati errori o responsabilità da parte dei sanitari che hanno trattato le due pazienti. Un nodo che potrà essere sciolto dall’attività del consulente della procura, che verrà verosimilmente affiancato dai consulenti nominati dai difensori degli indagati e dei familiari delle vittime. Ma questi non sono gli unici interrogativi suscitati negli inquirenti dalla doppia tragedia. La procura sta anche valutando le tempistiche con le quali è stata gestita la situazione.

Perché si è atteso fino a lunedì per avvisare la procura invece di inviare immediatamente gli atti all’ufficio del pubblico ministero? Un dubbio che non si esclude possa finire al centro di ulteriori accertamenti da parte degli inquirenti.

Federico Malavasi