SERGIO TOMASELLI
Cronaca

È di Giulia il miglior caffè d’Italia: "Volevo rimanere in ospedale con la nonna, invece ho vinto"

La barista del ‘Lovo’ in piazza Saffi: "Mia mamma ha insistito perché partecipassi nonostante le difficoltà"

La barista del ‘Lovo’ in piazza Saffi: "Mia mamma ha insistito perché partecipassi nonostante le difficoltà"

La barista del ‘Lovo’ in piazza Saffi: "Mia mamma ha insistito perché partecipassi nonostante le difficoltà"

Giulia Ruscelli, forlivese di 30 anni, s’è aggiudicata il titolo di miglior barista d’Italia vincendo l’Espresso Italiano Champion. Impiegata presso il Bar Lovo di piazza Saffi e professionista del settore da ben 14 anni, si tratta della prima donna a raggiungere questo traguardo. La competizione, organizzata dall’Istituto Espresso Italiano, si è svolta nei giorni 24 e 25 giugno nella sede del Darsut Cafè di Conegliano Veneto. "Giulia è qui con noi da quando nel 2019 abbiamo rilevato il locale – spiega Christian Palazzi, titolare del Bar Lovo – ed è sempre stata una colonna portante. Quando è tornata qui al Lovo dopo la vittoria, l’abbiamo festeggiata come si fa con una di famiglia, le auguro tutto il bene del mondo".

Giulia, com’era organizzata la gara?

"Si comincia con la prova ‘marketing e comunicazione’, una presentazione di me stessa e degli strumenti usati, che fa parte della valutazione della giuria tecnica. La prova tecnica consisteva invece nella preparazione di quattro espressi e quattro cappuccini in undici minuti: ho battuto tre avversari".

Come ha mosso i primi passi in questo settore?

"È nato tutto un po’ per caso, dopo aver frequentato la scuola professionale di estetica e parruccheria, ho avuto l’occasione di lavorare per la stagione estiva a 19 anni a Milano Marittima, come barista e cameriera. Sono andata via di casa presto, volevo rendermi indipendente e questo mi ha permesso di fare subito esperienza. Già dal primo impatto ho capito che quello sarebbe stato il mio lavoro, perché stare dietro al bancone mi dava grande soddisfazione".

Quando è entrata a far parte dello staff del Bar Lovo?

"Ho iniziato nel 2017 con la vecchia gestione. Nel 2019 sono subentrati i nuovi titolari, che per un motivo o per un altro hanno cambiato tutto il vecchio staff, tranne me e uno dei pasticcieri. Mi sono sempre trovata bene qui, sono cresciuta molto in questi anni e lo devo anche all’ambiente di lavoro, siamo una bella squadra e non c’è competizione tra di noi anche perché ognuno si specializza in qualcosa di diverso".

Qual è stato il suo primo pensiero subito dopo esser stata nominata vincitrice?

"Sinceramente non mi aspettavo di arrivare prima, ero pienamente soddisfatta di essere giunta fin lì. C’erano dei ragazzi di un livello incredibile, la concorrenza era veramente alta. È stata un’emozione fortissima proprio perché è stato tutto inaspettato, io ero andata lì con obiettivi di formazione e crescita, poi ero molto ansiosa e pensavo che questo avesse inciso negativamente. Sono una persona molto autocritica, avevo riconosciuto di aver fatto qualche errore...".

A chi ha inviato il primo messaggio dopo la vittoria?

"A mia mamma, perché è lei che maggiormente mi ha spinto a partecipare. Qualche giorno prima della gara, mia nonna è finita in ospedale e a turno stavamo con lei di notte, compresa me, motivo per cui avevo deciso di rinunciare alla gara: non volevo lasciare la mia famiglia in quel momento difficile. Invece mia mamma ha insistito tantissimo perché non voleva che perdessi quell’occasione. Poi ovviamente ringrazio i miei colleghi, sono i miei primi fans e i primi a farmi ‘pubblicità’ con i clienti".

Quali sono i suoi progetti per il futuro?

"Nonostante ami questo bar e il lavoro che faccio, mi piacerebbe in futuro provare qualcos’altro, non come dipendente. E magari proseguire con l’insegnamento nei corsi di formazione per ragazzi, attività che ho già fatto in passato".