MARTINA ROSSI
Cronaca

Ecco l’impero degli affitti brevi : "Gestiamo 50 case vacanza"

Stefano Oronti di RomagnaBNB ’ha copiato’ l’idea dal mercato australiano dopo un soggiorno all’estero

Ecco l’impero degli affitti brevi : "Gestiamo 50 case vacanza"

Ecco l’impero degli affitti brevi : "Gestiamo 50 case vacanza"

Forlì, 20 novembre 2023 – Ha iniziato quasi per gioco, attratto com’era dal mercato della ’casa vacanza’, e piano piano il suo lavoro ha preso sempre più piede. Stefano Oronti, 44enne forlivese, proprietario di RomagnaBNB, gestisce (pensate un po’) 50 immobili nelle zone romagnole, di cui 35 dentro le mura di Forlì.

Stefano Oronti, come comincia la sua avventura nel mondo della ’casa vacanza’?

"A inizio 2011 ero appena tornato dall’Australia dove il mercato delle case vacanza era molto sviluppato e ho pensato di trasferire in Romagna un’idea che mi sembrava vincente".

Di cosa si occupa esattamente RomagnaBNB, di cui lei è proprietario?

"È una piattaforma di servizio e gestione degli affitti brevi che sta spopolando sul territorio. Il meccanismo è molto semplice: i proprietari si possono rivolgere a noi che gestiamo il servizio e che ci occupiamo di tutte le questioni burocratiche e legali, in cambio di una percentuale variabile dal 18 al 30% di guadagno dall’affitto".

Qual è la tipologia più frequente di ospiti?

"Sono svariate le tipologie di ospiti degli appartamenti gestiti dalla piattaforma, qualche turista ma soprattutto dipendenti, lavoratori che si recano ogni settimana nel Forlivese o in Romagna e tante volte preferiscono la comodità e la privacy di un alloggio privato a quella negli hotel. In una casa vacanza hai anche a disposizione la cucina, e gli ospiti tante volte sfruttano questa comodità e si risparmiano così la spesa del ristorante".

E quali sono i vostri clienti?

"Il sito lavora con grosse imprese italiane come Unibo ed Electrolux ma anche filiali internazionali committenti del gruppo Amadori e non sono pochi i casi di persone che si recano a Forlì per potersi curare nelle cliniche della città. In generale, Romagna BNB ha accolto negli anni persone provenienti da ogni parte del mondo che si recano nel nostro territorio per i più svariati motivi".

Ma a Forlì non c’è carenza di case in affitto anche a causa dei soggiorni brevi?

"Assolutamente no, perché gran parte degli appartamenti che diamo in affitto sono vuoti perché i proprietari vengono da esperienze deludenti e si rifiutano di affittarli per periodi lunghi".

Quali sono le problematiche maggiori che si affrontano nel gestire le case vacanza?

"La cosa più difficile è riuscire ad affittare le case vacanza per un periodo continuativo. Tre quarti degli immobili che gestiamo a Forlì, per esempio, sono rimasti sfitti nei dodici o diciotto mesi precedenti alla nostra presa in carico, soprattutto in seguito a brutte esperienze dei proprietari con gli inquilini, spesso dovute a ritardi nei pagamenti ma anche alla mancanza di tempo per la gestione, non essendo, quello dell’affitto, l’impiego principale dei locatori".

Nel periodo del Covid come andavano gli affitti brevi?

"Tantissimi si sono rivolti a noi durante il Covid, quando molti affittuari avevano smesso di pagare la rata mensile. E proprio durante la pandemia, RomagnaBNB è riuscita comunque a mettere a disposizione i suoi immobili, proprio perché la chiusura dei ristoranti e dei bar ha fatto sì che crescesse la richiesta da parte di chi doveva spostarsi per lavoro e aveva bisogno di soggiornare in un appartamento fornito di cucina per poter essere autonomo".

E durante l’emergenza causata dall’alluvione?

"Durante l’emergenza alluvionale di maggio scorso RomagnaBNB ha fornito una sistemazione a chi aveva perso casa o la sede di lavoro. Per esempio AlphaTauri, scuderia di Faenza, ha provveduto a sistemare i propri dipendenti in case in affitto gestite da noi. Io stesso sono stato colpito essendo residente in via Isonzo e ho soggiornato per una settimana in un nostro appartamento in corso della Repubblica".

Ma quanto durano di solito gli affitti brevi?

"A livello di dati dopo la pandemia i soggiorni si sono allungati, passando da 5 a 10 giorni di media, per un massimo di 5 mesi".