QUINTO CAPPELLI
Cronaca

Educazione parentale: la classe è lontana ben 25 chilometri. I maestri? I genitori

Una famiglia di Piambaruccioli, vicina all’Acquacheta (Portico), ha scelto di occuparsi dell’insegnamento di una bimba di 6 anni. Lungo la strada per raggiungere il paese c’è anche una frana

La cascata dell’Acquacheta
La cascata dell’Acquacheta

Forlì, 17 settembre 2023 – La piccola scuola ‘Ambrogio Traversari’ di Portico, entrata ormai a far parte del progetto sperimentale regionale fra le 120 pluriclassi da Rimini a Piacenza ‘Piccole scuole di montagna, aree interne e rurali’, ha aperto l’anno scolastico 2023-24 con 13 bambini nell’unica sezione dell’infanzia e 18 nelle due pluriclassi della primaria. Nella prima classe delle elementari doveva essere iscritta anche una bambina che abita a Piambaruccioli, la storica comunità agricola degli ‘Zappatori senza padrone’, che opera dalla metà degli anni Settanta nella zona della cascata dantesca dell’Acquacheta. Ma la mamma Francesca, secondo quanto riferiscono Maurizio Monti sindaco di Portico e San Benedetto e Pantaleo Citro dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo Val Montone ha fatto la scelta della istruzione domiciliare, detta anche istruzione o educazione parentale, che in altri paesi si chiama anche home schooling, o home education.

In altre parole, la famiglia ha scelto di fare direttamente la scuola a casa, sotto la responsabilità dei genitori. Due sono le motivazioni della scelta: Piambaruccioli, un villaggio di case dove vive la bambina (nel dopoguerra fu sede anche di scuola rurale, con maestro residente), si trova a circa 25 chilometri di distanza dalla scuola di Portico (un chilometro per arrivare a piedi dalla casa alla pista forestale, 6 di pista forestale per raggiungere la strada provinciale 55 San Benedetto in Alpe-Marradi, altri 6 per arrivare a San Benedetto e da qui 11 per raggiungere Portico). Già in passato alcuni bambini della comunità di Piambariccioli hanno usufruito della scelta della scuola parentale. Che è consentita e prevede comunque gli esami ‘classici’ per il conseguimento dei titoli di studio.

Tuttavia, anche se la famiglia avesse voluto mandare la bambina a scuola a Portico, attualmente sarebbe stata impossibilitata, perché la strada provinciale San Benedetto in Alpe-Marradi è interrotta a Ca’ della Via (a 4 km dal paese di San Benedetto) da un’ampia frana, causata dall’alluvione di maggio: un fronte di oltre 200 metri ha trascinato nel sottostante torrente della Brenzica l’intera carreggiata, formando un laghetto artificiale.

A proposito di alluvione, "le forti piogge di maggio – spiega il sindaco Monti – hanno danneggiato anche la palestra scolastica di Portico, ripulita dai vigili del fuoco e da gruppi di volontari". Attualmente è "agibile per i ragazzi delle scuole", assicura il sindaco, "ma restano danni al pavimento, alle porte che si sono gonfiate e al tetto". Mentre per quanto riguarda i numeri della scuola, spiega la consigliera comunale Marzia Marchesini, che ha la delega all’Istruzione: "Dalla prossima settimana arriveranno due nuove famiglie di immigrati, con due bambini che entreranno nell’infanzia e due nella primaria: gli iscritti diventeranno così rispettivamente 15 e 20".