
Electrolux verso i cinesi? Il governo alza le difese "Eserciteremo il golden power"
Il governo potrebbe esercitare il ’golden power’ se il gruppo Electrolux sarà ceduto dalla proprietà svedese al colosso cinese Midea. La questione riguarda anche Forlì, perché a Villanova c’è uno dei 5 stabilimenti italiana di Electrolux, sede della ’Divisione cottura’ che occupa un migliaio di persone. "Non sappiamo se queste voci sulla vendita di Eletrolux ai cinesi siano confermate al momento", ha dichiarato Luca Ciriani, ministro per i Rapporti col Parlanento al termine dell’incontro con i sindacalisti del gruppo degli elettrodomestici, avvenuto nei giorni scorsi a Porcia, in Friuli, dove si trova un’altra delle unità produttive situate in Italia.
"Nel caso in cui ciò avvenga e questa vendita comporti la cessione di aziende o ledano i diritti dei lavoratori o danneggino gli interessi nazionali, come è già successo in passato, utilizzeremo il golden power", ha proseguito Ciriani. Il golden power è uno strumento normativo, introdotto in Italia con una legge del 2012, cui il governo può ricorrere per proteggere gli interessi strategici dell’Italia, in questo caso la filiera degli elettrodomestici. "Di fronte al rischio di una desertificazione inevitabile, tutte le persone di buon senso dovrebbero unirsi. Le divisioni sono normali, ma l’interesse nazionale dovrebbe prevalere", ha proseguito il titolare del dicastero.
Lo stesso Adolfo Urso, ministro del made in Italy, nelle stesse ore ha dichiarato l’intenzione del governo di rilanciare il settore del ’bianco’ (lavatrici, forni, asciugatrici e altri elettrodomestici) nel nostro Paese. L’utilizzo del golden power è ritornato al centro delle cronache in questo periodo a proposito di Pirelli, ma non si tratta di uno strumento semplice da applicare.
Tuttavia esiste un caso recente che ha coinvolto anche un’azienda della nostra provincia. Nel 2021 la Suba Seeds di Longiano, nel Cesenate, settore sementi, è stata al centro di un’asta vinta da un gruppo svizzero ma posseduto da una multinazionale cinese. L’impresa, duecento lavoratori occupati, ha sollevato l’interesse del governo – allora guidato dal premier Mario Draghi – perché in possesso di informazioni genetiche sulle sementi ritenute fondamentali per il settore, nel nostro Paese. Da parte loro, i sindacati stanno seguendo con grande attenzione la partita che vede al centro l’Electrolux, che in tutta Italia dà lavoro a circa 5 mila addetti.
fa.gav.