LUCA BERTACCINI
Cronaca

Emergenza alloggi. Il Comune e altri enti cercano nuovi posti letto dedicati agli studenti

I ‘fuori sede’ sono oltre 3mila, quelli messi a disposizione dalle istituzioni (a prezzi calmierati) sono appena 283. "Ristruttureremo vecchi edifici".

I ‘fuori sede’ sono oltre 3mila, quelli messi a disposizione dalle istituzioni (a prezzi calmierati) sono appena 283. "Ristruttureremo vecchi edifici".

I ‘fuori sede’ sono oltre 3mila, quelli messi a disposizione dalle istituzioni (a prezzi calmierati) sono appena 283. "Ristruttureremo vecchi edifici".

Sono tra i 3.200 e i 3.500 gli studenti universitari fuori sede a Forlì. I posti ‘istituzionali’ a disposizione sono 283. I conti sono presto fatti. Ci sono circa 3mila ragazzi che necessitano di un alloggio dove vivere e dormire. In città sono disponibili 184 posti targati Er.Go. e altri 99 locati da Serinar, due enti che supportano l’università a livello regionale e provinciale.

Un po’ di ossigeno, ma non in tempi brevi, potrebbe arrivare dallo studentato San Francesco, in via Albicini, di proprietà dei Frati minori. La struttura, con 63 posti, è chiusa dal 2016, ma è ancora in ottime condizioni; il problema sono le spese di gestione, viste le dimensioni e visto che non è possibile effettuare interventi di efficientamento energetico. Una volta acquistato dai religiosi, bisognerà trovare un gestore. Si cercano poi fondi per l’Hotel della Città – 10 milioni la cifra a disposizione – da ottenere attraverso un bando della presidenza del Consiglio dei Ministri e creare qui altri posti letto; gli uffici comunali stanno redigendo un progetto di fattibilità.

Il tema dell’emergenza abitativa per chi studia è stato discusso ieri in commissione consiliare. Su 6.672 studenti immatricolati (dato 2023/2024, non c’è ancora quello consolidato dell’anno accademico in corso) come detto circa la metà è fuorisede. Così Antonella Mattioli, responsabile del campus universitario: "Sono tre i gruppi di studenti. Del primo fanno parte ragazzi che trovano risposta grazie ad Er.Go., del secondo coloro che trovano soddisfazione nell’offerta privata e che hanno un reddito alto. Il terzo è composto dagli altri studenti, che hanno capacità economica bassissima o non altissima e devono trovare alloggio da soli".

"Er.Go. si concentra prioritariamente sugli studenti poveri e bravi", ha spiegato Patrizia Mondin, direttrice di Er.Go., ente strumentale della Regione. A Forlì la società ha 184 posti letto, 120 allo studentato Sassi-Masini in via Sassi, poi l’ex Enav, inaugurata di recente in via Montaspro, per altri 64 posti letto. "Con 184 posti abbiamo soddisfatto al 100% le domande di alloggio ricevute. Il prossimo anno il numero crescerà, visto che stiamo definendo un accordo con la Fondazione Zangheri, che garantirà altri 30 posti letto. La tariffa che paga in media chi vive da noi è di 215 euro, comprensivi delle utenze".

Per quanto riguarda Serinar, società pubblico-privata nata per sostenere l’università, quest’anno i posti disponibili sono 99, 93 dei quali occupati. Settantasei (58 in camera singola, 18 in doppia) sono spalmati su 19 appartamenti. Sono 70 quelli occupati. C’è poi la palazzina in via Matteotti, che mette a disposizione 23 posti. "La locazione media delle stanze singole va da 195 a 225 euro al mese e da 160-170 per la doppia, escluse le utenze", ha spiegato il presidente di Serinar, Stefano Versari.

Paola Casara, assessore all’Università, spera di ricevere risposte positive dal bando che mette a disposizione fondi del Pnrr (domande entro marzo 2026) con contributo fino a 20mila euro per singolo posto letto per 12 anni. A candidarsi devono essere immobili da destinare a studentato. "Ne stiamo cercando – ha spiegato l’amministratrice –. Questo bando è un’occasione straordinaria. In centro ci sono palazzi da ristrutturare o comunque tenuti vuoti. A volte fatichiamo anche a rintracciarne i proprietari, che vivono altrove. I ragazzi faticano a trovare un alloggio ad affitto calmierato. Fra due-tre anni, la situazione dovrebbe migliorare".