Emergenza Romiti Il teatro si piega e rischia di crollare Palude al cimitero

Ieri il sopralluogo dei tecnici: chiesa senza danni, ma restano timori per la stabilità dell’area. Ancora sott’acqua l’oratorio.

Emergenza Romiti  Il teatro si piega  e rischia di crollare  Palude al cimitero

Emergenza Romiti Il teatro si piega e rischia di crollare Palude al cimitero

di Gianni Bonali

"Occorre fare presto e liberare la zona dall’acqua e dal fango per tutelare la sicurezza della Chiesa dei Romiti. Inoltre l’avvallamento del pavimento dell’adiacente teatro della parrocchia potrebbe causare problemi ulteriori alla struttura della chiesa". L’architetto Davide Indelicato, funzionario della Soprintendenza per le province di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini non usa mezzi termini e sollecita un intervento importante per salvaguardare la chiesa di Santa Maria del Voto di via Firenze e per evitare ulteriori danni.

Nella giornata di ieri i tecnici inviati dal sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni hanno effettuato un sopralluogo nella chiesa forlivese, nel vicino cimitero e nel seminario vescovile di via Lunga. "La chiesa – spiega Davide Indelicato – presenta una macchia di umidità nella volta, ma fortunatamente le opere d’arte e i beni all’interno non hanno subìto danni e sono al sicuro". Ma la presenza di fango e acqua in tutta l’area preoccupa e al termine di questa prima missione i tecnici hanno redatto un rapporto riguardante anche l’adiacente teatro che, in caso di ulteriore peggioramento della sua stabilità, potrebbe crollare, coinvolgendo anche la chiesa.

Anche il cimitero di Villa Romiti, situato a poche decine di metri, è coperto di fango, ormai secco, e un loculo è stato addirittura sfondato dalla furia dell’acqua. L’esondazione del fiume Montone ha lasciato un panorama di distruzione, con il terreno che presenta qua e là un aspetto ormai desertico, con vaste crepe e avvallamenti e le tombe devastate dall’alluvione che ricordano le drammatiche ore che hanno scosso Forlì e la Romagna. In altri punti invece l’acqua sporca e stagnante circonda i loculi come in una palude. Un manufatto presenta una voragine con all’interno le casse datate: l’eterno riposo dei defunti violato dalla forza di un fiume senza controllo. Nella devastazione spunta, quasi come un simbolo di speranza, una rosa che sembra voler sopravvivere alla tragedia. "La cappellina del cimitero – prosegue il funzionario della Soprintendenza – ha subìto danni e in queste ore redigeremo un rendiconto e una schedatura dei beni danneggiati".

Il parroco don Loriano Valzania racconta come anche "i campetti dell’oratorio, il doposcuola e il tendone per le attività associative siano completamente allagati, ma per fortuna le opere d’arte e l’organo della chiesa, il più antico della diocesi, si sono salvati". Fino a domenica mattina il teatro parrocchiale sembrava resistere: lì si era tenuta la messa trasmessa in diretta da una troupe di TeleRomagna. Poi "il pavimento lentamente è sceso fino a circa 30 centimetri di dislivello e ora è chiaramente inagibile. Il problema è che prosegue a scendere…". Si tratta di una conseguenza dell’alluvione. E la mente va con preoccupazione alle voragini scavate dall’acqua nella zona a valle di viale Bologna, quella di via Locchi e via Nervesa. Lo stesso container che ospita le cucine, lambito da un vero e proprio lago fangoso, è ormai inclinato su un lato.

La chiesa dei Romiti, in stile romanico, fu costruita all’inizio del Quattrocento e poi ingrandita e riedificata: contiene opere e tele a carattere sacro del ‘500 e del ‘600, oltre a paramenti del ‘700 e ‘800, rimasti integri. "Abbiamo reagito subito grazie a un volontariato locale molto forte a all’importante contributo di 70 persone di Rovereto di Carpi, in provincia di Modena, che con idropulitori nei giorni scorsi hanno lavorato duramente liberando il cortile della chiesa". Si è stimata la presenza di circa 2mila metri cubi di fango, l’equivalente di 200 camion pieni.

"Faccio un accorato appello ai forlivesi – afferma don Valzania – perché contribuiscano economicamente alla rinascita della parrocchia e a tutte le sue attività". Chi desidera dare un aiuto per la chiesa, le associazioni (scout e Azione Cattolica), Caritas parrocchiale, doposcuola e centri estivi può donare sul conto intestato alla parrocchia dei Romiti Ramo onlus (IBAN: IT92J0538713200000002023761 con causale "erogazione liberale alluvione Romiti"). I fondi verranno utilizzati per riparare i danni alle strutture, ripristinare i luoghi e le attrezzature per le attività, il centro estivo, il doposcuola e il catechismo.