
Un operatore del 118: il numero tradizionale resta attivo, ma affiancato dal 112
Da martedì, giornata che a Forlì coincide con la Madonna del Fuoco, in città sarà attivato il 112, Numero Unico Europeo di Emergenza (Nue). Il servizio entrerà in vigore in tutto il distretto telefonico di Forlì, Cesena e Rimini. Significa, per esempio, che sono momentaneamente escluse Modigliana e Tredozio, le cui utenze fisse sono contrassegnate dal prefisso 0546: il Faentino, come tutta la vicina provincia di Ravenna, attiverà il numero unico il 1° aprile. In quella data sarà operativo in tutta l’Emilia-Romagna. Finora il 112 è stato avviato il 3 dicembre nei distretti telefonici di Bologna e Cento e successivamente esteso a Parma, Fidenza, Fornovo di Taro e Piacenza.
Il 112 diventa così il contatto che permette di richiedere l’intervento, in casi di emergenza, della Polizia, dei Carabinieri, dei Vigili del fuoco, del Soccorso sanitario e in mare. Non sostituisce gli attuali numeri d’urgenza, che restano attivi, ma si affianca. In sostanza, il 112 (classicamente associato ai carabinieri) servirà anche per chiedere l’intervento dei sanitari.
Il nuovo sistema di gestione delle chiamate permette alle centrali uniche di risposta di ricevere in tempo reale l’identificativo e di localizzare in maniera rapida la posizione geografica dell’utente, riducendo il tempo di intervista di chi chiama. Non solo, sarà garantita una risposta multilingue e l’accesso alle persone con disabilità, anche dell’udito. L’introduzione del Nue, che avviene con tempi diversi sull’intero territorio nazionale, recepisce la direttiva dell’Unione Europea, per armonizzare i servizi di emergenza in tutti gli Stati membri.
Nei primi 53 giorni di sperimentazione nei distretti di Bologna e Parma sono state registrate 90.128 telefonate complessive, con una media giornaliera di 1.309 chiamate a Bologna, con un tempo medio di risposta di 2,6 secondi. A Parma si sono registrate 1.259 con un’attesa di 3,4 secondi.
"I risultati delle prime attivazioni – spiega Massimo Fabi, assessore regionale alla Salute – continuano a essere positivi: il 112 è un servizio importante perché permette di avere risposte veloci e precise. Il sistema realizzato in Emilia-Romagna funziona ma può essere ancora migliorato. Ringrazio le istituzioni che hanno contribuito a realizzare questa complessa innovazione". Tempo due settimane e il numero unico sarà attivo anche a Reggio Emilia.