Equo compenso, Morrone firma la proposta con la Meloni

Il deputato forlivese tra i promotori della legge che tende a premiare i liberi professionisti

Equo compenso, Morrone  firma la proposta con la Meloni

Equo compenso, Morrone firma la proposta con la Meloni

La Lega in forze alla Camera per sostenere la proposta di legge sull’equo compenso delle prestazioni professionali, di cui sono firmatari il presidente del consiglio Giorgia Meloni e il deputato forlivese Jacopo Morrone (benché non sia del partito del premier). È lo stesso Morrone che, nella dichiarazione di voto, ha ricordato mercoledì l’iter tormentato di un provvedimento "molto atteso che punta a superare uno scoglio penalizzante per una parte significativa della nostra società tornando a valorizzare il merito e i talenti di tanti professionisti".

Il testo licenziato dalla Camera è, infatti, sostanzialmente lo stesso approvato sempre alla Camera durante la scorsa legislatura. La caduta del governo Draghi ne aveva interrotto l’iter prima del definitivo passaggio in Senato atteso nell’ultimo scorcio del 2022.

"Un compenso equo – sostiene Morrone – rappresenta un diritto per i liberi professionisti che hanno subito un progressivo declino delle professioni iniziato dalla seconda metà degli anni ‘90 con il cosiddetto decreto ‘Bersani’ che, nei fatti, avrebbe ingenerato lo scardinamento di quel compenso dignitoso che dovrebbe spettare al professionista".

Si tratta di una riforma "per cui ci siamo a lungo battuti – prosegue il parlamentare di centrodestra – che potrà risolvere il nodo dell’equità del compenso proporzionato alla quantità e alla qualità del lavoro svolto nelle libere professioni nel rapporto con la Pubblica amministrazione e con gli altri contraenti forti, valorizzando merito e talento di tanti professionisti soprattutto giovani. Questa è anche l’occasione per sollecitare l’attenzione della politica e delle istituzioni verso il mondo eterogeneo delle professioni che rappresentano una grande forza motrice della nostra società sia dal punto di vista intellettuale, che operativo. Un mondo che è stato purtroppo trascurato per troppi anni pur risultando indispensabile allo sviluppo, alla modernizzazione e alla crescita del nostro Paese".