Eridania, centinaia di idee Zattini: "Sì a un concorso E sia visibile entro l’anno"

Da martedì l’area è a tutti gli effetti nelle mani del Comune. Il sindaco: "Grande partecipazione della città. Un bando internazionale per i progetti".

Eridania, centinaia di idee  Zattini: "Sì a un concorso  E sia visibile entro l’anno"

Eridania, centinaia di idee Zattini: "Sì a un concorso E sia visibile entro l’anno"

di Marco Bilancioni

"Martedì abbiamo incontrato il notaio e i venditori per quello che in termini tecnici si chiama ‘atto di aberrazione’. Ora l’Eridania è del Comune a tutti gli effetti". Il passaggio formale ha sancito la scadenza dei termini entro i quali alcuni soggetti, come la Soprintendenza, potevano vantare diritti: non è successo. Questo momento scandisce il momento in cui il Comune entra materialmente in possesso delle chiavi dell’area.

Sindaco Gian Luca Zattini, cosa succede ora?

"È il momento delle verifiche, dalle recinzioni a eventuali rifiuti. Dopo l’estate, con la Soprintendenza, potremo capire meglio i termini del vincolo. Mi chiedo: tutti gli edifici sono tutelati? Non c’è solo lo zuccherificio...".

Qualche costruzione di minore importanza potrebbe essere abbattuta?

"Vedremo".

Come procederete? Lei ha parlato fin dall’inizio dell’area verde, ma c’è molto altro.

"Innanzitutto registriamo un interesse straordinario da parte della città. Privati, associazioni, ma anche il mondo della scuola e dell’università si sono fatti avanti con le loro proposte".

Una di queste associazioni, Metropolis, ha riferito una frase che lei avrebbe detto loro: non passa giorno che qualcuno non avanzi un’idea, una suggestione, sul futuro dell’Eridania.

"Confermo. Conto in questo elenco anche le email di semplici cittadini, o addirittura chi ti ferma per la strada per dire la sua, in libertà".

Quante ne avete ricevute?

"Centinaia".

La più bizzarra?

"No, guardi: per me tutte sono alla pari nel senso che rivelano un bellissimo coinvolgimento che mi fa molto piacere".

Cerchiamo di capire il metodo che utilizzerete.

"Mi piacerebbe aprire al più presto un percorso interno al grande parco, in sicurezza, in maniera da renderne visibile una porzione già prima del recupero completo. Luoghi che sono rimasti visibili solo da fuori o da lontano, inaccessibili per più di 50 anni. Un modo per dire intanto ai cittadini: questa è casa vostra".

Tempi?

"Difficile stimarli adesso. Spero entro l’anno".

Come sarà il futuro parco?

"Il verde può essere gestito in molti modi, ora studieremo la situazione. Pare che non ci siano piante di particolare pregio, ma che sia un ambiente importante per la sua unicità. E sappiamo certamente che ci sono colonie di animali".

Tutti però sognano come potrà trasformarsi lo zuccherificio.

"Che è la cosa più complessa, uno spazio enorme. Godiamoci, intanto, il momento dell’acquisizione definitiva".

Legacoop ha auspicato un concorso internazionale di idee.

"Legacoop cita un’ipotesi già esposta, in consiglio comunale, dall’assessore Vittorio Cicognani...".

Questo significa che procederete così?

"L’idea c’è, mi solletica molto".

Quando? C’è in ballo anche la fine del suo mandato, tra un anno...

"Ogni domanda sui tempi è come una pugnalata (ride). Al momento, purtroppo, sono ancora indefinibili".

Come funzionerebbe il bando: chi ha il progetto più bello vince, di qualunque genere sia? Oppure chiedereste di presentare solo progetti con una certa destinazione d’uso?

"È tutto prematuro. Ma ho una distinzione in testa: la scelta sulla vocazione futura dell’area è politica. Poi i tecnici devono dirci se e come realizzarla".

Tra le numerose proposte emerse, c’è chi vorrebbe insistere sul filone culturale. Oppure naturalistico. Infine, lo sport e il sociale. Ce n’è una che escluderebbe fin da ora?

"No, non voglio dire di più in questo momento. Se non una cosa: fermo restando che il Comune farà la sua parte anche economica, la destinazione finale deve autosostenersi nel tempo".

Lei ha detto prima che le proposte sono tutte alla pari. Vale anche per la Fondazione, che ha avanzato l’idea di un impianto sportivo attrezzato per disabili?

"Con la Fondazione abbiamo un rapporto privilegiato e grande rispetto per tutto ciò che fa per la città".