
Lucchi (Confesercenti): "I clienti ripagano chi lavora sulla qualità". Zattini (Ascom): "Periodo importante, ci aspettiamo un miglioramento".
Con l’arrivo del primo sabato di luglio sono iniziati anche a Forlì i saldi di fine stagione. Nessuna fila davanti alle porte delle attività in attesa dell’apertura, per andare ad accaparrarsi proprio quel capo che si era individuato qualche giorno prima. "Questo perché veniamo da un mese di offerte e promozioni – afferma Alberto Zattini, direttore di Ascom Confcommercio – che i negozianti hanno riservato ai loro clienti fidelizzati". Anche il caldo torrido di ieri mattina, concordano le associazioni di categoria, non ha spinto le persone a uscire di casa.
Proprio sul periodo pre saldi è il vicedirettore di Confesercenti Forlì, Fabio Lucchi, a puntualizzare. "La nostra Regione, così come altre 14 – afferma – non prevede la possibilità nel mese precedente di fare offerte, ma questa norma viene ampiamente disattesa, se non tanto dai negozi, da tutto l’apparato on line che è completamente deregolamentato, arrecando grossi disagi a chi segue invece le regole". Anche sul periodo stesso dei saldi vuole andare a precisare qualcosa. "Non si può parlare di ‘saldi fine stagione’ il 5 luglio – spiega Lucchi –, cioè in piena estate, così come attorno alla Befana per il periodo invernale. Servono regole chiare e, soprattutto, serve farle rispettare". Le associazioni di categoria hanno comunque registrato presso i propri associati i primi clienti a caccia del capo in sconto.
"Secondo il nostro centro studi alla fine del periodo – spiega Zattini – si dovrebbe registrare un aumento del volume di affari del 2 o 3%, a testimonianza che il momento dei saldi è ancora importante per le vendite del settore, atteso dai clienti e anche dalle attività commerciali". Vi sono negozi che hanno scelto di non applicare da subito le scontistiche pesanti dei saldi. "Lavorano sulla fidelizzazione del cliente – illustra Lucchi – e hanno comunque venduto anche durante la prima giornata dei saldi, questo a testimonianza che il rapporto con le persone e la qualità del proprio operato ancora pagano". Ci sarà tempo, in pratica, fino alla fine dell’estate per poter fare compere a saldo. Infatti, il periodo che la Regione Emilia Romagna consente è di massimo 60 giorni, quindi si dovrebbero concludere agli inizi di settembre. Forse con un meteo più clemente, come previsto nei prossimi giorni, quando la bolla di afa dovrebbe sgonfiarsi, le persone saranno incentivate a girare alla ricerca del miglior affare in circolazione.
"Il mantenimento delle attività commerciali in centro storico – concordano i rappresentanti delle due associazioni di categoria – passa anche dalla possibilità di queste di poter avvalersi appieno di queste opportunità".
Matteo Bondi