Ex Casa del Fascio a Predappio: il cantiere finalmente verso il via

L’appalto assegnato a una ditta di Roma. Restano due incognite: il progetto culturale e 6,5 milioni di euro ancora mancanti

L'ex casa del fascio di Predappio: finalmente via ai lavori

L'ex casa del fascio di Predappio: finalmente via ai lavori

Predappio (Forlì), 1 aprile 2023 – In apertura dell’ultimo consiglio comunale di Predappio, svoltosi giovedì sera, il sindaco Roberto Canali ha comunicato che sono stati appaltati i lavori di ristrutturazione dell’ex Casa del Fascio, un progetto che rientra all’interno del piano triennale di investimenti 2023-2025 e riguarda un immobile di 2.700 metri quadri inaugurato nel 1937, dichiarato "di interesse culturale" dal ministero dei Beni culturali nel 2010 e donato dal Demanio al Comune nel 2016.

Non era prevista la discussione da parte dei consiglieri, tuttavia la novità suscita l’interesse dei predappiesi e non solo, per i suoi aspetti culturali e turistici. Insomma, qualcosa si muove dopo ottant’anni di abbandono: l’appalto, atteso da tempo, è stato vinto una ditta di Roma. A metà aprile si andrà dal notaio per espletare tutte le formalità del caso. Quando partiranno i lavori? Se non si presenteranno intoppi burocratici, realisticamente entro qualche mese.

La somma originale per appaltare il primo lotto di lavori ammonta a 3,5 milioni di euro (1,5 dal ministero dei Beni culturali, 1 dall’Europa attraverso la Regione, 500mila dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì e 500mila dal Comune), ma vanno tolte le varie spese di progettazione, oneri e altre voci, per cui potrebbero restare poco più di 2,6milioni, destinati in massima parte alla messa in sicurezza strutturale dell’edificio. E finalmente Predappio vedrà l’apertura dei cantieri nel cuore del paese.

Sulla destinazione d’uso dell’ex Casa del Fascio, l’amministrazione precedente (centrosinistra) puntava a realizzare un centro studi del primo Novecento e un’esposizione permanente sul fascismo. Ma l’attuale amministrazione di centrodestra guidata da Canali sembra volerla destinare anche a chi vive a Predappio. Di sicuro, i lavori dell’intera ristrutturazione prevedono una spesa intorno ai 10 milioni di euro. Tolti i 3,5 del primo lotto, gli altri sono ancora da trovare.

La Casa del Fascio nel paese di Benito Mussolini è certamente un luogo da maneggiare con cura. A disegnarla – su input del duce – fu l’ingegnere forlivese Arnaldo Fuzzi, in stile razionalista: nel suo primo anno di vita accolse 50mila ‘pellegrini’ provenienti da tutta Italia, fra cui Vittorio Emanuele III e il principe Umberto.