Ferretti: "Nessun nostro yacht bloccato agli oligarchi russi"

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Nonostante la situazione critica sul fronte geopolitico causata dallo scoppio del conflitto tra Russia e Ucraina, il gruppo Ferretti non prevede significative conseguenze per il proprio volume d’affari. Al 28 febbraio l’aziende della nautica presentava un portafoglio ordini di 1.272 milioni di euro e una raccolta ordini dei primi due mesi dell’anno per 308 milioni di euro. Il gruppo Ferretti è presente in oltre 70 paesi al mondo, il che lo ha portato a adottare una strategia commerciale geograficamente molto diversificata.

Tradotto rispetto alla situazione attuale (e stando a una nota dell’azienda), Ferretti ha un’esposizione in termine di ricavi inferiore al 3% verso le aree geografiche attualmente coinvolte nel conflitto. Ferretti inoltre non è esposto sul segmento dei mega e giga-yacht, quello di maggiore riferimento per le élite russe colpite dalle sanzioni internazionali; il riferimento è agli oligarchi vicini a Vladimir Putin, nei confronti dei quali sono state adottate misure restrittive e limitative (blocco dei conti correnti e sequestri di yacht e imbarcazioni extralusso): Inoltre, al gruppo Ferretti, al momento, non risultano vendite a soggetti destinatari di tali provvedimenti.

L’azienda sta monitorando continuamente l’evoluzione del mercato mitigando qualunque rischio grazie al proprio modello distributivo che prevede pagamento a stato d’avanzamento delle costruzioni e potendo sempre ricollocare yacht seriali e semi-seriali in virtù delle liste d’attesa esistenti su quasi tutti i modelli in gamma. L’impresa della nautica con base a Forlì è protagonista in questi giorni al Dubai International Boat Show 2022, dove presenterà quattro yacht, tra cui la ’Gulf Première’ Custom Line Navetta 30, al debutto negli Emirati Arabi.